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Adele Nardulli, Ceo e fondatrice di Landoor, primaria società tutta al femminile di traduzioni professionali e interpretariato, interviene al Parlamento europeo – Ufficio di Milano su tecnologia e valore delle persone.

Milano, 20 dicembre 2018 – Dalla dotazione digitale per uno smart working ante litteram nel 2002 ai progetti di R&S in Language Technology degli ultimi anni.

«Il digitale declinato sui temi dell’inclusione di genere e della diversity: concetti che mi sono tutti molto cari. Così cari che da 30 anni sono alla guida di imprese al 100% femminili nel settore delle traduzioni e dei servizi linguistici e la startup da me avviata l’anno scorso, Landoorun’azienda al femminile che ribalta tutti gli stereotipi, ha come mission la tecnologia human-to-human».

Questo, in estrema sintesi, il cuore dell’intervento che Adele Nardulli, CEO e fondatrice di Landoor (www.landoor.com/it), primaria società di traduzioni professionali e interpretariato, ha tenuto al Parlamento europeo – Ufficio di Milano il 30 novembre scorso, al forum “Europa digitale: Inclusione Innovazione”.

La tecnologia al servizio delle persone

La flessibilità e la conciliazione vita-lavoro sono esigenze imprescindibili per Nardulli, senza mai perdere di vista la complessità della sfida tecnologica.

Ecco perché Landoor ha perseguito attivamente l’innovazione per asservirla alle esigenze delle persone che vi lavorano e collaborano, oltreché per restare competitiva: dall’attivazione della prima casella di posta elettronica negli anni ’90 al digitale nella dettatura e trascrizione dei testi, fino all’adozione del desktop remoto per il collegamento da casa all’ufficio.

«E oggi – spiega Nardulli – dopo 3 anni di ricerca sostenuti dai fondi strutturali dell’Unione europea, siamo in fase di beta testing di una piattaforma interattiva che, se da un lato offre alla clientela un servizio avanzato 24 ore su 24, dall’altro consente la flessibilità oraria di chi gestisce il lavoro, pre-impostando il progetto in automatico».

Largo ai Millennials

Sì alla flessibilità e al lavoro da remoto, quindi, ma anche l’ambiente di lavoro deve essere accogliente e collaborativo: non è un caso che gli uffici di Landoor si trovino nello spazio di coworking di Copernico dove, con la formula Weldoor, vengono proposte attività fitness, benessere e servizi salvatempo aperti a tutta la community, per stare bene tanto al lavoro quanto a casa.

«Questa è la nostra formula di conciliazione vita-lavoro – ha concluso Nardulli – una formula che ha attratto anche i Millennials e che, grazie al benessere delle persone e nonostante la pressione dei colossi multinazionali, ha consentito la crescita dell’impresa».