Alcuni fra i più importanti capolavori della Fondazione Gottfried Keller illustreranno gli ultimi due secoli dell’arte svizzera.

Per i 200 anni dalla nascita di Alfred Escher e Gottfried Keller, il MASI di Lugano, in collaborazione con il Museo nazionale di Zurigo e l’Ufficio federale della cultura, ha riunito, per la prima volta dopo 50 anni, alcuni dei più importanti capolavori della Fondazione Gottfried Keller, in un percorso che ripercorre le tappe salienti della storia dell’arte svizzera degli ultimi due secoli dal 24 marzo al 28 luglio presso il Lugano Arte e Cultura, in Piazza Bernardino Luini 6 a Lugano.

Per quest’occasione il celebre Trittico della natura di Giovanni Segantini, lascerà eccezionalmente la sua sede di St. Moritz per la seconda volta in 100 anni.

Il percorso vede principalmente opere pittoriche del XIX e XX secolo, con alcune incursioni nei precedenti, che documentano la produzione di alcuni tra i maggiori artisti svizzeri.

La mostra comincia con La Vergine dei Mercedari di Giovanni Serodine (1620-1625, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst), va nel Settecento con importanti opere di Liotard, Petrini, Wolf, Füssli e Sablet per giungere all’Ottocento di Calame, Zünd, Koller, Anker, Buchser. Arnold Böcklin è presente con il capolavoro Die Toteninsel (L’Isola dei morti, 1880, Kunstmuseum Basel), grande esempio della sua pittura evocativa.

Ferdinand Hodler è rappresentato con l’opera capolavoro Der Auserwählte (L’Eletto, 1893-94, Kunstmuseum Bern), che segue il caratteristico principio compositivo basato sulla simmetria.

Di grande eccezionalità è il maestoso Trittico di Giovanni Segantini La Natura, La Vita, La Morte (1896-1899, Museo Segantini), conservato a St. Moritz ed esposto, per la prima volta dal 1899, al sud delle Alpi.

Si entra nel XX secolo con Meyer-Amden e Auberjonois, tra i primi artisti contemporanei a figurare nella collezione Gottfried Keller, Amiet, Vallotton, Itten, Giovanni e Alberto Giacometti, di cui esposto il magnifico Busto di Annette (1964, Musée d’art et Histoire Genève).

La Fondazione Gottfried Keller venne costituita nel 1890 da Lydia Welti-Escher, figlia ed erede dell’uomo politico, pioniere dell’industria e imprenditore ferroviario Alfred Escher.

Lydia Welti-Escher lasciò alla Confederazione Svizzera gran parte del suo patrimonio, vincolando la donazione all’acquisto di opere di grande valore storico-culturale, affidate, sotto forma di prestiti permanenti, ai vari musei svizzeri.

Nei primi anni della sua attività, la Fondazione impedì la vendita all’estero di beni culturali e nel riportare in Svizzera importanti opere, contribuendo alla conservazione e diffusione del patrimonio culturale svizzero.

Oggi la Collezione della Fondazione Gottfried Keller si compone di oltre 6’400 opere d’arte ed è una delle più importanti collezioni d’arte svizzera dal XII al XX secolo.

La mostra visitabile da Martedì alla domenica dalle 10 alle 18 e il giovedì dalle 10 alle 20, mentre l’ingresso è gratuito ogni primo giovedì del mese dalle 17 alle 20.

Il biglietto d’ingresso intero costa 20 franchi svizzeri e ridotto 14 franchi svizzeri.