Sabato scorso ha riaperto a Luino, il Palazzo Verbania, dopo quattro anni dall’avvio dei lavori su uno degli edifici simbolo del Novecento del centro lacustre.

Sorge nel cuore di Luino, sul lungolago, vicino all’attracco dei battelli.

Restauri realizzati nell’ambito del programma di valorizzazione culturale tra la Città di Luino, il MIBAC e l’Agenzia del Demanio e grazie al contributo di Città di Luino, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, per opera dell’architetto Patrizia Buzzi.

L’inaugurazione ha preso il via con il discorso della storica dell’arte Chiara Gatti, responsabile del progetto di allestimento del percorso.

Al tavolo, durante la conferenza stampa, il sindaco di Luino Andrea Pellicini, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il senatore e Sottosegretario agli Interni Stefano Candiani e la vice presidente della commissione cultura della Camera dei Deputati, Paola Frassinetti.

Tra le molte novità ci sono nuovi pezzi di arredo e l’esposizione dell’archivio di Piero Chiara e Vittorio Sereni, senza dimenticare il ritorno del Kursaal, il grande salone per concerti, feste da ballo, riunioni e banchetti, decorato con una serie di grandi vetrate aperte sul paesaggio, che fin dai primi anni del secolo fu il cuore della vita culturale e mondana della citta lombarda.

Nel primo dopoguerra, il Kursaal era l’albergo Verbania con le sue terrazze pensili sull’acqua e le stanze segrete fu al centro delle poesie di Vittorio Sereni e dei romanzi di Piero Chiara, che ne fecero uno dei grandi luoghi della letteratura italiana del secondo Novecento.

Qui Piero Chiara ha ambientato parte del suo primo romanzo Il piatto piange e Vittorio Sereni vi scrisse la lirica Terrazza, pubblicata nella raccolta Frontiera, per le Edizione di Corrente nel 1941, come sentito e appassionato omaggio alle balconate sospese a diversi livelli sulle acque del lago.

Tra gli affreschi, i visitatori approfondiranno la grande storia di Palazzo Verbania, grazie a una serie di pannelli sulle pareti e ricchi contributi audiovisivi, studiati da Chiara Gatti, critica d’arte, e Federico Crimi, storico, oltre all’architetto Patrizia Buzzi, che ha lavorato al grande restauro della struttura che adesso sarà un polo culturale unico sulla riva lombarda del Lago Maggiore.

Il restauro dell’edificio ha permesso di riportare alla luce la decorazione interna risalente al 1905, quando venne inaugurato l’originario Kursaal, progettato dall’architetto e ingegnere luinese Giuseppe Petrolo (1872-1953), in forme liberty. Sul soffitto centrale sono affiorate corone di fiori.

Al pianterreno, oltre al book store, si trova la Sala delle Lanterne, che verrà usata per le esposizioni, come la nuovissima Le Terrazze del pittore luinese Franco Rognoni, e la sala conferenze, poi salendo le scale si arriva al caffè letterario, che fa da apripista alla terrazza sul lago, oltre agli spazi destinati a uffici comunali e al locale centrale, dove c’è un pannello con la storia del palazzo.

L’archivio di Piero Chiara e Vittorio Sereni è al secondo piano, dove, tra i 4mila volumi e le lettere di corrispondenza con gli autori del Novecento dei due letterati, c’è una stanza con lo studio di Sereni, che sarà presente al Verbania permanentemente.

Al terzo piano ci sono le videoproiezioni riguardanti i due autori.

L’archivio Vittorio Sereni è stato acquisito nel 1998 grazie al contributo di città di Luino e Regione Lombardia, e i fondi sono stati incrementati grazie alla donazione degli eredi del poeta. L’archivio Piero Chiara è stato acquisto nel 1999 grazie al contributo della città di Luino.

Improvvisa ci coglie la sera.
Più non sai
dove il lago finisca;
un murmure soltanto
sfiora la nostra vita
sotto una pensile terrazza.
Siamo tutti sospesi
a un tacito evento questa sera
entro quel raggio di torpediniera
che ci scruta poi gira se ne va.

(Vittorio Sereni – Terrazza)