2600 utenti, oltre 1150 ore di lezione, 20 corsi erogati, 3 aree didattiche e un impianto formativo che punta su modelli applicabili sul campo, codici innovativi e digital learning

Si chiude con numeri importanti il 2019 di Università della Birra, innovativo hub di formazione professionale promosso da HEINEKEN Italia e nato come risultato di un percorso di sviluppo della vocazione birraria nel nostro Paese.

Il progetto, 100% made in Italy, dopo la fase di start up del 2018 è entrato nel vivo nel 2019 con l’apertura della sede di Via dei Canzi 19 a Milano, cuore pulsante dell’attività formativa.

20 corsi erogati, oltre 1.150 ore di lezione in aula e on field alle quali hanno partecipato 2.600 utenti (erano 1.000 del 2018) provenienti da tutto il territorio nazionale.

Il 55% dei partecipanti è rappresentato da operatori dell’Ho.Re.Ca. (oltre 600 punti di consumo) e da distributori attivi nel beverage (100 organizzazioni commerciali).

Il restante 45% degli utenti è formato da dipendenti del Gruppo HEINEKEN, ai quali viene offerta una visione sempre più strutturata e moderna di un comparto in continua evoluzione.

Dal punto di vista delle aree didattiche, il 53% degli utenti ha partecipato a corsi di Cultura Birraria, il 29% ha seguito i moduli di Competenze Commerciali e il 18% quelli di Gestione Aziendale.

Più che positivo il riscontro dei partecipanti che tendono a non fermarsi al primo corso, ma a completare più moduli afferenti alle tematiche di loro interesse.

Un coinvolgimento che rispecchia il trend positivo del settore della birra in Italia che è in continua crescita. Il terzo Rapporto di Osservatorio Birra, “La creazione di valore condiviso del settore della birra in Italia”, presentato lo scorso 29 novembre, evidenzia come il contributo della filiera di riferimento alla crescita della ricchezza e al benessere del nostro Paese – il cosiddetto valore condiviso – è cresciuto di più di 1 miliardo di euro (+17%), passando da 7,83 miliardi a 9,17 miliardi di euro.

Il dato è significativo: equivale allo 0,52% dell’intero PIL italiano. Ottimi segnali anche sul fronte occupazionale: oggi la birra assicura lavoro a 92.190 persone.

Università della Birra si inserisce in questo contesto, colmando la mancanza di formazione strutturata. L’obiettivo è favorire e accompagnare le potenzialità di sviluppo del mercato della birra in Italia. Divulgare cultura e competenze agli operatori del settore e creare opportunità di business per tutta la filiera di riferimento: questa la missione.

L’unicità del modello di Università della Birra risiede anche in un approccio didattico che si esprime attraverso codici e linguaggi innovativi calibrati per soddisfare le esigenze del target di professionisti al quale i corsi si rivolgono.

In questo senso, formare significa far apprendere concetti, metodologie, dotare di strumenti pratici che abilitino al fare, con un approccio pragmatico applicabile sul campo.

Il sapere condiviso è funzionale allo sviluppo del mercato in un percorso pre e post aula, fruibile everywhere e in mobilità, grazie alla piattaforma di digital learning (anche via app) con contenuti dedicati e approfondimenti. Un valore aggiunto sempre più riconosciuto ed apprezzato dagli utenti.

Un 2019 più che positivo per Università della Birra, sostenuto da numeri significativi che evidenziano come la formazione professionale in ambito birrario sia diventata un fattore imprescindibile, a tutti i livelli della filiera. Un investimento capace di portare valore al singolo e, conseguentemente, all’intero settore.

Una sfida che continua in una visione a lungo termine, con l’ambizione di offrire un’esperienza formativa esaustiva, concreta e innovativa capace di leggere e anticipare il mercato.

*fonte Osservatorio Birra