Fino alla seconda metà dell’Ottocento, il Natale in Inghilterra era celebrato pochissimo, al punto che molti non lo consideravano nemmeno un giorno di festa.

Ma verso la fine del secolo divenne la festività più importante e celebrata dell’anno, era in atto un lungo cambiamento che interessò tutti gli strati sociali.

Parecchi ne attribuiscono il motivo alla regina Vittoria, poiché fu dopo il suo matrimonio con il principe tedesco Alberto di Saxe-Coburg Gotha che furono introdotti importanti cambiamenti nei festeggiamenti natalizi.

Nel 1848 l’Illustrated London News pubblicò un’illustrazione della famiglia reale riunita intorno ad un albero decorato alla maniera tedesca, così in Inghilterra molti fecero un albero decorato con candeline, dolcetti, frutta candita e decorazioni fatte in casa, mentre al di sotto c’era una serie di regalini per tutta la famiglia.

All’inizio i regali erano doni modesti come frutta, nocciole e noci, dolcetti e oggettini fatti a mano, che di solito venivano appesi all’albero di Natale.

Ma lo scambio di doni divenne poi centrale nei festeggiamenti, quindi i doni divennero più importanti e furono spostati sotto l’albero.

I vittoriani lanciarono anche un’altra moda natalizia, quando Tom Smith inventò un nuovo modo di vendere dolcetti natalizi, ovvero il Christmas cracker, un cilindro di carta colorata che produce uno schiocco quando si apre e contiene una sorpresina, come dei dolcetti, ma verso la fine dell’epoca vittoriana si usarono piccoli doni e cappellini di carta.

Inoltre gli inglesi introdussero il concetto del Natale come festa della famiglia, dove la preparazione, il cibo, le decorazioni e lo scambio di doni e i giochi di società erano momenti essenziali della festa, condivisi con tutta la famiglia.

La decorazione della casa era un procedimento elaborato, che partiva dalla tradizione Medievale di usare sempreverdi, che continuò e si ampliò, mentre le decorazioni divennero sempre più importanti, con l’uniformità, l’ordine e l’eleganza che vennero molto incoraggiati.

C’erano precise istruzioni nelle riviste vittoriane su come decorare la casa per Natale e creare la giusta atmosfera natalizia.

Il grande banchetto natalizio inglese, altra traduzione del Natale, affonda le sue radici nel Medioevo, ma fu durante il periodo vittoriano che assunse la forma attuale, con le mince pies, un piatto tradizionale inglese, consumato nel periodo di Natale e Capodanno, prima a base di carne, poi si iniziò a farle con ripieni diversi, che non necessariamente dovevano essere salati o di carne, ma anche di pesce, verdure e dolci.

Il tacchino arrosto per Natale è il piatto forte del banchetto, e ovviamente lo mangiavano i più ricchi, ma le dimensioni ne fecero il piatto centrale perfetto anche delle famiglie middle class man agli inizi del Novecento.