Simbolo della fine dell’anno, San Silvestro fu uno dei primi papi a vivere in una Roma libera dall’incubo delle persecuzioni cristiane.

Ma di papa Silvestro, trentatreesimo Vescovo di Roma, non si sa con certezza la data di nascita, si è appreso che era figlio di Rufino e di una certa Giusta.

Nel 313, gli imperatori Costantino e Licinio concessero libertà di culto ai Cristiani e, dopo la morte di papa Milziade, gli successe proprio Silvestro, che divenne Papa dal 31 gennaio 314, simbolo di una Chiesa libera dalle crudeli persecuzioni dei primi secoli.

Sotto il pontificato di Silvestro si tenne il Concilio di Nicea del 325, il primo Concilio ecumenico, dove si approva il Credo che, contro le dottrine dell’eretico Ario, riafferma la divinità di Gesù Cristo.

Molte furono le basiliche realizzate all’epoca di Silvestro, tra cui San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le Mura e San Giovanni e, proprio perché fece edificare molte chiese, il papa divenne il patrono dei muratori e dei tagliapietre.

Secondo una leggenda, papa Silvestro viveva in contemplazione sul monte Soratte quando l’imperatore Costantino si ammalò di lebbra e gli aruspici, da lui consultati, gli indicarono come mezzo di guarigione di immergersi nel sangue di 3000 bambini, ma l’imperatore rifiutò.

Alla notizia, Silvestro montò su una mula bianca comparsa dal nulla, in pochi minuti giunse al cospetto dell’imperatore morente, somministrandogli il battesimo e guarendolo.

Costantino, per riconoscenza, gli concesse il potere temporale con un documento, noto come la donazione di Costantino, oggi considerato come uno scritto apocrifo.

Molto più particolare la leggenda che vede Silvestro lottare contro un drago, uccidendolo con un filo di lana legato alla gola dell’animale.

In seguito il papa portò la carcassa della bestia all’altezza del tempio dei Castori e lì la seppellì, ove poi fu eretta la chiesa di Santa Maria Antiqua, sulle cui rovine nel XIII secolo fu edificata Santa Maria Liberatrice, che richiamava nel nome l’espressione Liberaci dalle pene dell’inferno, poiché il drago di San Silvestro era visto come un essere infernale.

La memoria del Santo si festeggia il 31 dicembre, in quanto, come dice l’elenco dei giorni della sepoltura dei Vescovi di Roma, questo è il giorno della sua sepoltura, anche se la Chiesa cristiana ortodossa e le Chiese cattoliche orientali lo celebrano il 2 gennaio.

Silvestro era anche il protettore di un ordine cavalleresco, chiamato Milizia Aurata, detto anche dello Speron d’Oro, fondato dall’imperatore Costantino in persona.

Tradizionalmente la sera di San Silvestro per ringraziare il Signore viene recitato il Te Deum, un inno cristiano per ringraziare dell’anno appena trascorso durante i primi vespri della solennità di Maria Santa Madre di Dio.