Il Consiglio regionale del Piemonte ha deliberato l’approvazione della legge che sblocca il finanziamento ministeriale.

Era l’ultimo tassello richiesto per poter rendere finalmente realtà ciò che da tanti anni il territorio aspetta, e sul quale hanno lavorato a più riprese e trasversalmente amministrazioni e forze politiche locali.

Si entra così nella parte conclusiva di un lungo e tortuoso percorso che ha coinvolto Regione Piemonte, Comune di Novara, Azienda Ospedaliera e Università del Piemonte Orientale. Regione Piemonte potrà richiedere ufficialmente il decreto di finanziamento al Ministero che, una volta ricevuto, permetterà all’Azienda Ospedaliera di partire con la gara necessaria a individuare il partner privato che realizzerà la Città della Salute e della Scienza. Il nuovo ospedale andrà incontro alle esigenze mediche dei cittadini di un territorio, ma è anche un progetto che avrà importanza per lo sviluppo sanitario e avrà ricadute tecnologiche ed economiche per tutto il Piemonte orientale.

La Città della Salute occuperà un’area totale di 172mila metri quadrati in viale Piazza D’Armi a Novara, per un totale di 711 posti letto. Ci saranno quattro padiglioni a forma di “L”, uniti fra loro da un lungo corridoio con il tetto a vetro, che ospiteranno i reparti, con il pronto soccorso al piano seminterrato, il Cup al piano terra insieme gli ambulatori e gli spazi commerciali.

Al primo piano ci saranno 18 sale operatorie e la terapia intensiva, mentre al secondo piano le camere per i degenti. Collegata si troverà una struttura ellittica, che ospiterà l’area di “cura della mamma e del bambino” con ambulatori ginecologici e day hospital pediatrico e ostetrico, per un totale di 48 letti. Due edifici separati invece per le attività di alta tecnologia, per le aree direzionali e le aule universitarie.