Il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei.
La situazione in Italia (22 febbraio)
(Situazione in aggiornamento) LEGGI TUTTO
I casi in Veneto
La regione Veneto ha segnalato la sera del 21 febbraio due persone positive al test di Covid-19, uno di essi, una persona di 78 anni è morta all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove era ricoverata. E’ stata immediatamente avviata la procedura di controllo ed identificazione dei contatti.
I casi in Lombardia
Il 21 febbraio, la Regione Lombardia ha segnalato sei casi positivi al test di Covid-19. Altri casi sono stati segnalati dalla Regione, anche tra il personale sanitario e i pazienti dell’Ospedale di Codogno. E’ stata immediatamente avviata la procedura di controllo ed identificazione dei contatti.
La situazione e le indicazioni alla popolazione locale nel sito della Regione Lombardia
In merito ai primi casi casi segnalati in Lombardia ecco la valutazione dell’ISS:
- l’Istituto Superiore di Sanità di Roma ha confermato il primo caso risultato positivo, sono in corso le analisi di controllo sugli altri casi
- per la prima volta anche in italia si sono verificati casi di trasmissione locale di infezione da nuovo coronavirus
- la Regione Lombardia in stretta collaborazione con Iss e Ministero della Salute ha avviato le indagini sui contatti dei pazienti al fine di prendere le necessarie misure di prevenzione
- un focolaio analogo si era verificato già in Germania ed è stato contenuto in tempi relativamente brevi
- le misure di controllo adottate dal Ministero della Salute prevedono oltre all’isolamento ospedaliero dei casi e all’isolamento obbligatorio dei contatti stretti di un caso positivo, la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali
- una priorità è rappresentata dalla individuazione della fonte d’infezione sulla quale però non c’è ancora certezza, da questo dipenderà anche la necessità di eventuali ulteriori misure
- il livello di allerta è molto alto e le autorità locali hanno già attuato importanti indagini e misure di controllo in collaborazione con tutte le Istituzioni coinvolte.
I primi casi in Italia
I primi due casi di Coronavirus in Italia, una coppia di turisti cinesi, sono stati confermati il 30 gennaio dall’Istituto Spallanzani, dove sono ricoverati in isolamento dal 29 gennaio. Il 13 febbraio è stata dimessa la comitiva di turisti cinesi, da 14 giorni in osservazione presso lo Spallanzani, che era stata in contatto con la coppia di connazionali, risultata positiva al test coronavirus.
Il terzo caso di coronavirus confermato nel nostro Paese, primo in un italiano, è stato confermato il 6 febbraio dall’Istituto superiore di sanità. Riguarda uno dei 56 connazionali fatti rientrare da Wuhan e sottoposti a quarantena nella citta militare della Cecchignola. E’ stato trasferito allo Spallanzani in isolamento.
L’Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sulle condizioni di salute dei pazienti ricoverati e sui test dei contatti monitorati.
Sorveglianza e controlli
Nel nostro Paese è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus e sono stati attivati controlli e screening sotto il coordinamento della task force ministeriale.
L’Italia ha bloccato il 30 gennaio con un’Ordinanza del ministro della Salute tutti i voli da e per la Cina per 90 giorni, oltre a quelli provenienti da Wuhan, già sospesi dalle autorità cinesi.
Il Governo italiano ha dichiarato il 31 gennaio lo Stato di emergenza, stanziato i primi fondi e nominato Commissario straordinario per l’emergenza il Capo della protezione civile Angelo Borrelli.
Vedi anche:
Situazione internazionale
Ultimi dati OMS (Fonte: Health Emergency Dashboard, 22 febbraio, ore 6.00 CET)
Globale
- 77794 casi confermati per il nuovo coronavirus (Covid-19) nel mondo dall’inizio dell’epidemia *
- 2359 morti
Cina
- 76392 casi confermati clinicamente e in laboratorio
- 2348 morti
Altri Paesi
- 1402 casi confermati in 27 altri Paesi
- 8 morti
*Avviso: i dati OMS includono dal 17 febbraio i casi confermati in laboratorio e quelli clinicamente diagnosticati (attualmente applicabili solo alla provincia di Hubei-Cina).
Link
Consulta l’andamento dei casi nelle pagine web delle due principali agenzie internazionali (In inglese):
- OMS – Health Emergency Dashboard
- OMS – Situation report
- ECDC – Aggiornamenti valutazione del rischio
La valutazione dell’OMS
Il 30 gennaio l’OMS ha dichiarato l’epidemia di Coronavirus in Cina Emergenza internazionale di salute pubblica.
La valutazione del rischio da parte dell’OMS:
- molto alto in Cina
- alto nella regione
- alto a livello globale (vedi situation report n. 6)
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.
Situazione in Europa al 21 febbraio
Ultimo Report ECDC
La situazione emergente è in rapida evoluzione con indagini epidemiche in corso. L’ECDC sta monitorando attentamente il focolaio e fornendo valutazioni del rischio per guidare gli Stati Membri dell’UE e la Commissione Europea nelle loro attività di risposta.
Paese | Totale casi |
---|---|
Belgio | 1 |
Finlandia | 1 |
Francia | 12 |
Germania | 16 |
Italia | 9* |
Spagna | 2 |
Svezia | 1 |
Regno Unito | 9 |
Russia | 2 |
TOTALE | 53 |
*OMS.
Valutazione del rischio ECDC
Livello di rischio per la popolazione europea in generale: basso
Livello di rischio per i cittadini europei viaggiatori e/o residenti nelle zone colpite dall’infezione da nuovo coronavirus: medio-alto
Covid-19, distribuzione dei casi nel mondo (fonte ECDC)*
*Dal 13/02/2020 il numero dei casi notificati dalla Cina include tutti i casi sospetti con una diagnosi clinica di polmonite, non soltanto casi confermati in laboratorio di Covid-19
Link
Consulta l’andamento dei casi e la valutazione del rischio nelle pagine web dell’ECDC (In inglese):
ECDC – Aggiornamenti valutazione del rischio
Data ultimo aggiornamento: 22 febbraio 2020
FONTE: http://www.salute.gov.it/portale/home.html