Nella notte tra il 28 e 29 marzo in Italia entra in vigore l’ora legale, punto d’inizio della bella stagione, quando alle 2 di mattina le lancette dell’orologio saranno spostate in avanti di un’ora, per permettere un miglior sfruttamento delle ore di luce solare e un considerevole risparmio di energia elettrica.

L’adozione dell’ora legale però comporterà la perdita di un’ora di sonno, che sarà recuperata a fine ottobre, quando si tornerà all’ora solare.

La storia dell’ora legale parte da un’idea di Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, che nel 1784 pubblicò sul Journal de Paris il saggio Un progetto economico per la riduzione del costo della luce, dove raccontava come il semplice cambiamento di alcune abitudini umane avrebbe visto un notevole risparmio in denaro.

Ad esempio anticipare di un’ora l’orario del risveglio rendeva possibile lo sfruttamento della luce solare durante le ore serali, portando un risparmio sul costo delle candele.

L’idea di Franklin rimase poco nota per di un secolo, fino alla Prima Guerra mondiale, quando le esigenze economiche spinsero gli stati coinvolti ad adottare delle misure straordinarie di risparmio energetico.

Nel 1916, la Camera dei Comuni di Londra deliberò l’adozione dell’ora estiva britannica, idea seguita da molti paesi europei.

In Italia l’ora legale nacque nel 1916, tramite il decreto legislativo del 25 maggio che andò a modificare il Regio Decreto del 1893 per il calcolo dell’ora in vigore nel paese, rimanendo in uso fino al 1920.

Dal 1940 al 1948 venne abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale, dove si ebbe il periodo di massima durata dell’ora legale, che durò dal 14 giugno 1940 al 2 novembre 1942.

La creazione della Repubblica Sociale per due anni portò a una sfasatura dell’applicazione dell’ora legale fra il Nord e il Sud del paese e durante l’occupazione jugoslava di Trieste l’esercito titino la vietò per allineare l’orario della città a quello della Jugoslavia.

L’ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965 e applicata per la prima volta nel 1966 per quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre, così restò in vigore dal 22 maggio al 24 settembre.

Questa durata venne estesa a sei mesi nel 1980, anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile e dal 1981 all’ultima domenica di marzo.

Un prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell’Europa, quando la fine venne spostata all’ultima domenica di ottobre.

La legge del 1966 delegò al Presidente della Repubblica il compito di decidere l’inizio e fine dell’ora legale rispettivamente nel periodo 31 marzo – 10 giugno e 20 settembre -31 ottobre.

Nel 1980 un nuovo decreto modificò tali periodi anticipando l’inizio al 28 marzo, ma due anni dopo si anticipò il periodo di avvio dell’ora legale al 15 marzo.

Solo nel 2010 l’Italia, con l’articolo 22 della legge 96, recependo una direttiva del Parlamento europeo fissò l’inizio dell’ora legale alle 2 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il termine alle 3 del mattino dell’ultima domenica di ottobre.