Festeggiato un tempo il 4 aprile, ora il 13 maggio, Sant’Isidoro visse una vita semplice nella Spagna del Medioevo, sempre dedicato alla cura del suo campo e all’amore della sua famiglia.

Isidoro nacque a Madrid attorno al 1070 da una famiglia di contadini e, rimasto orfano, dovette lasciare Madrid negli anni delle conquiste musulmane degli Almorávidi , poi si trasferì a Torrelaguna dove sposò Maria Toribia, anche lei contadina.

Profondo credente, Isidoro durante la giornata spesso era appartato a pregare, tanto da essere accusato dagli altri lavoranti di trascurare i suoi doveri, spingendo il padrone dei campi dove lavorava, Juan de Vargas, a controllarlo.

Ma Vargas scoprì che, grazie alla preghiera, alla fine della giornata il lavoro che Isidoro doveva fare, era sempre completato, cosi, ormai convinto dell’onestà del contadino, lo assunse come suo uomo di fiducia.

Grazie alla considerazione del padrone, Isidoro e Maria poterono dare una mano ai molti poveri che vivevano vicino alla loro casa.

Ma la storia più nota legata a Isidoro è del miracolo che avvenne quando, essendo suo figlio caduto in un pozzo profondo trenta metri, le sue preghiere fece salire l’acqua fino al bordo, in modo da poter salvare il bimbo.

Il figlio da grande sarebbe stato conosciuto come San Giuliano, che divenne eremita a Cebolla presso Toledo, dove è ricordato la terza domenica di settembre.

Isidoro morì il 30 novembre 1172 e quarant’anni dopo il corpo fu riesumato dal cimitero madrileno di Sant’Andrea per essere portato nella vicina chiesa omonima, dove la gente più di una volta gli chiese aiuto per i problemi legati ai raccolti e ai campi.

Vicino alla chiesa a partire dal 1657, sul luogo della casa dove erano vissuti Isidoro e Maria, fu edificata la Capilla de San Isidro, che oggi ospita un museo sulla vita del santo.

Fu il re di Spagna Filippo II, miracolato per intercessione di Isidoro, a dare la svolta decisiva per la sua canonizzazione, poi confermata nel 1622 da papa Gregorio XV, assieme a Filippo Neri, Teresa d’Avila, Ignazio di Loyola e Francesco Saverio.

Isidoro dal 1212 è il patrono di Madrid, ma lo è anche dei contadini, dei raccolti, dei campi e la sua fama si è diffuse prima in Spagna e nelle colonie americane e poi in molti Paesi europei.