Grande scrittore e viaggiatore, autore di racconti unici e considerato il più grande scrittore di viaggi del Regno Unito, Sir Patrick Leigh Fermor ha raccontato un mondo che oggi non esiste più, tra la Mitteleuropa del primo Novecento e la Grecia selvaggia.

Leigh Fermor nacque a Londra l’11 febbraio 1915 ed era il primogenito di Sir Lewis Leigh Fermor, noto geologo, e Muriel Aeyleen, figlia di Charles Taafe Ambler.

Poco dopo la nascita di Patrick, sua madre partì per raggiungere il marito in India, lasciando il figlio in Inghilterra da una famiglia di amici.

Da bambino, Leigh Fermor ebbe vari problemi ad affrontare il mondo scolastico e fu mandato in una scuola per bambini problematici.

In seguito venne espulso dalla The King’s School di Canterbury, perché scoperto in confidenza con la figlia di un fruttivendolo.

Lo scrittore continuò gli studi come autodidatta, leggendo testi sulla lingua greca, latina, Shakespeare e di storia, coltivando di essere ammesso alla Royal Military Academy di Sandhurst.

Nel 1933, a 18 anni, Leigh Fermor decise di percorrere a piedi l’Europa in lungo e in largo, da Hoek van Holland nei Paesi Bassi a Istanbul in Turchia e partì l’8 dicembre 1933, poco dopo l’ascesa al potere di Hitler in Germania, portando con sé pochi abiti, l’Oxford Book of English Verse, e le Odi di Orazio.

Fino al 1935 Patrick dormì in fienili e in baracche e capanne di pastori, ma anche nelle country house dell’Europa centrale della nobiltà terriera e dell’aristocrazia, oltre ad ascoltare le molte storie e i tanti dialetti in cui s’imbatté.

Da questa esperienza nacquero negli anni Settanta, due libri di viaggio, A Time of Gifts e Between the Woods and the Water, che raccontato la sua esperienza di viaggiatore, oltre a beneficiare della sua formazione accademica, arricchendo la narrazione tra spunti storici, geografici, linguistici e antropologici.

La parte finale del viaggio, rimasta incompleta alla morte dell’autore, fu pubblicata da John Murray nel settembre 2013, con il titolo di The Broken Road: Travels from Bulgaria to Mount Athos ed è basata sul diario scritto durante il viaggio da Leigh Fermor e su una sua bozza degli anni Settanta.

Fermor, anche dopo questa esperienza, non tradì il suo desiderio d’avventura che, unito alla conoscenza del greco moderno conquistata nel viaggio, gli valsero un incarico speciale durante la seconda guerra mondiale.

Paracadutato a Creta dietro le linee tedesche, lo scrittore visse per due anni sulle montagne con i partigiani greci e guidò il commando che nel 1944 rapì il comandante tedesco dell’isola, il generale Kneipe; con cui Patrck stabilì un contatto umano completando una citazione oraziana, evocata dalla visione dei monti innevati di Creta, cioè Vides ut alta stet nive candidum Soractem.

Finito il conflitto Leigh Fermor visse stabilmente in Grecia, ormai la sua patria di adozione, in una casa sulla penisola di Mani, nel Peloponneso, con la sua compagna, Joan.

Il saggio capolavoro Mani, del 1958, descrive un viaggio dello scrittore. a piedi e per mare, da Sparta a Ghition, lungo il versante occidentale e poi orientale della penisola più selvaggia del Peloponneso, compiuto con Joan, tra la natura della Grecia, le memorie della mitologia classica e la grande ospitalità verso gli stranieri del popolo maniota.

Patrick Leigh Fermor mori il 10 giugno 2011, all’età di 96 anni, a seguito di una lunga malattia, nel suo Worcestershire, ed è sepolto nella parte orientale del cimitero di Dumbleton, nel Gloucestershire, accanto all’amata Joan.