Tra parchi e giardini storici, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti si terrà un’edizione speciale delle Giornate Fai, che sabato 27 e domenica 28 giugno vedrà coinvolti ben 200 luoghi in più di 150 località d’Italia, nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie ai gruppi di volontari delle delegazioni Fai sparsi in tutto il territorio. 

Molti di questi luoghi sono in Lombardia, il cuore del Nord Italia.

A Brescia ci sarà Yoga&Fitness nel chiostro del Museo Diocesano, in collaborazione con Esse Accademia e CorriXBrescia, mentre La Grande Guerra in Valle Camonica sarà una lettura del territorio e della Grande Storia che l’hanno contraddistinto con i resti di quella che fu la Terza Linea, l’ultimo sbarramento in caso di sfondamento del fronte durante la Prima Guerra Mondiale.

Presso il centro di Cremona ci saranno il Giardino e Palazzo Grasselli, abitato dalla famiglia dei Magio fin dal Quattrocento per poi passare ai Grasselli nel 1876.

L’aspetto attuale si deve a una serie d’interventi a partire dalla metà del Seicento, per adeguare la domus magna al rango marchionale dei proprietari, ricco di essenze secolari, aperto su campi e orti, sempre in linea con il portale d’ingresso.

A Mantova ci sarà il Bosco Virgiliano, un parco pubblico progettato e realizzato nel 1930, in occasione del bimillenario della nascita di Virgilio, da Giuseppe Roda, architetto di giardini e parchi per i Savoia, che volle ricreare un giardino destinato al diletto e all’ozio, mentre a Cavriana l’ex Stazione Scatter si trova fra i boschi del Monte Bosco Scuro, snodo essenziale nel quadro delle comunicazioni militari durante la Guerra Fredda.

Una passeggiata nel cuore di Milano vedrà una visita agli aristocratici giardini del Regio Collegio delle fanciulle, fondato dalla contessa di Guastalla Paola Ludovica Torelli, con la Peschiera dell’età Barocca e il tempietto neoclassico di Cagnola.

Invece il Villaggio Operaio di via Lincoln prende il nome dal breve tratto di strada intorno al quale si è sviluppato, in prossimità della piazza Cinque Giornate, ed è conosciuto con il nome di Quartiere arcobaleno, per le quaranta case caratterizzate da colori vivaci e brillanti, ognuna col proprio giardino.

Si può andare anche a Portello, il nuovo parco situato nella zona nord-ovest di Milano, in corrispondenza dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo, dalle forme sinuose e tondeggianti pensato da Charles Jencks e realizzato da Andreas Kipar, fondatore dello studio Land.

Il Borgo Pirelli di viale Sarca è un villaggio operaio costruito tra il 1920 e il 1923 su un progetto dell’architetto Giacomo Loria, con 26 villette a due piani riconducibili a 5 differenti tipologie di taglio, sulla base della funzione ricoperta dai loro occupanti, distribuite su un ex-terreno agricolo adiacente al Viale Sarca, nell’area nord di Milano.

Collocato nello storico borgo di Affori, Villa Litta è uno dei più antichi parchi meneghini e preserva ancora alcune delle più maestose e secolari alberature di Milano, riprogettato a metà dell’Ottocento dal conte Silva, autore del giardino di Villa Belgioioso.

A Vimercate prati, radure, boschetti, ruscelli, fontane e alberi maestosi caratterizzano il parco di Villa Gallarati Scotti, originariamente pensato alla francese e nel XIX secolo fu ampliato e trasformato per conformarsi alla moda del parco all’inglese.

Infine a Cadegliano Viconago, vicino a Varese, il Parco naturalistico dell’Argentera è un luogo magico attraversato dal torrente Dovrana, noto per i resti di antichi mulini ad acqua, arricchiti di graffiti e affreschi, un bel laghetto e il ponte per il passaggio dell’antica tramvia che collegava Varese a Ponte Tresa.