Sempre rivolto con i suoi petali gialli verso il caldo sole estivo, il girasole ha una storia tutta da raccontare…

Il nome del girasole era già conosciuto nel Mediterraneo prima che l’Helianthus annuus fosse importato nel XVI secolo dalle Americhe, dove erano già note delle piante dotate di movimento eliotropio, dove il fiore era sempre rivolto verso il sole, coltivate intorno al 1000 a.C. dagli indios del Messico settentrionale.

Gli Incas consideravano questa pianta l’immagine del dio del sole, identificato nei semi stessi del fiore che nelle riproduzioni in oro, mentre i Maya ne cuocevano i grani per ricavarne una bevanda afrodisiaca, al punto che, dopo l’arrivo in Europa, il naturalista Loniarus consigliava di friggere i petali freschi di girasole e poi mangiarli con pepe e sale.

In realtà il fiore del girasole è il capolino, composto da un affollamento di numerosi fiori.

La maggior parte dei capolini presenti in un campo fiorito sono soggetti a eliotropismo, infatti puntano a est dove il sole sorge, nelle giornate senza nubi ne seguono il percorso nel cielo, mentre di notte e al crepuscolo si orientano verso est.

Questo movimento è originato dalle cellule del pulvino, un segmento flessibile dello stelo che si trova proprio sotto il bocciolo stesso.

Poi lo stelo s’irrigidisce alla fine dello stadio di maturazione e quando il girasole fiorisce lo stelo si blocca per sempre in direzione dell’est.

Il girasole è utilizzato nella cucina per estrarre dai suoi semi l’olio, mentre con i semi e i fiori della pianta vengono realizzate diverse insalate.

I semi di girasole hanno un alto contenuto di acidi grassi essenziali, come l’acido folico, consigliato in gravidanza per il corretto sviluppo del nascituro, e l’acido linoleico, impiegato per la formazione degli acidi grassi omega 3, utili per la protezione del cuore, oltre a svolgere una funzione antiossidante e di proteggere le cellule del corpo dall’invecchiamento.

Tra i sali minerali contenuti nei semi di girasole, ci sono ferro e zinco, oltre che fosforo e un contenuto da non sottovalutare di magnesio e di potassio.

I semi di girasole sono adatti per garantire un buon funzionamento dell’intestino e per la prevenzione delle malattie respiratorie ed è ritenuto utile per la prevenzione del cancro, con particolare riferimento al selenio presente, ma anche per il mantenimento della salute delle ossa e ristabilire uno stato di calma, poiché rilassano i nervi, contribuendo a evitare stress ed emicranie.