Un uomo e un critico colto e raffinato, che raccontò nella pagina della cultura dei giornali del Novecento un secolo ricco di grandi autori…

Giulio Nascimbeni, nato a Sanguinetto il 27 ottobre 1923, iniziò la sua carriera giornalistica di molto presto, a 16 anni, con un elzeviro pubblicato sul quotidiano veronese L’Arena.

Laureato in Lettere Antiche all’Università Cattolica di Milano con la tesi Correnti e individualità del teatro italiano dalla reazione al Verismo ai giorni nostri, dopo un periodo d’insegnamento, nel 1958 venne assunto al giornale “L’Arena” di Verona, alla cui terza pagina collaborava da anni.

Per alcuni anni il giovane critico fu anche direttore del quotidiano Nuovo Adige.

Ma fu il direttore Gaetano Afeltra nel 1960 a chiamare Nascimbeni presso il Corriere d’Informazione, dando inizio ad una carriera lo portò dopo poco tempo al Corriere della Sera, e vi rimase per quasi 50 anni.

Direttore di Storia illustrata e vicedirettore e direttore della Domenica del Corriere, Nascimbeni lavorò anche in televisione, dove tra il 1965 e il 1966 curò, con Luigi Silori, la trasmissione Segnalibro e tra il 1967 e il 1975 condusse Tuttilibri, trasmissione dedicata alla letteratura e diresse trasmissioni culturali per la televisione svizzera.

Tra le sue interviste per il Corriere della Sera sono rimaste storiche quelle a Georges Simenon, Biagio Marin, Erich Fromm, Marguerite Yourcenar, Günter Grass, Jorge Luis Borges, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Italo Calvino, Enzo Biagi, Indro Montanelli, Alda Merini, Dino Buzzati, Eugenio Montale, Carlo Castellaneta, Carlo Bo, Alberto Bevilacqua, Oriana Fallaci, Fernanda Pivano, Leonardo Sciascia e Norberto Bobbio.

Dal 1974 fu il capo redattore della terza pagina e del supplemento Libri/Arte del Corriere della Sera.

Tra i premi e riconoscimenti che ricevette ci sono Premio Castello di Sanguinetto con Pianura nel 1948, Premio Abazia della Vangadizza nella Badia Polesine con singole poesie nel 1949, Medaglia d’oro per la benemerenza civica del Comune di Milano nel 1984, Premio Bagutta e Premio Estense con Il calcolo dei dadi nello stesso anno, Premio Capri, Goethe di Malcesine, Gonella di Venezia e Masi-Civiltà veneta.

Fu anche il presidente di diverse giurie di premi letterari come Strega, Bagutta, Campiello, Nonino, 12 Apostoli e Masi.

Fino a pochi mesi prima della morte, avvenuta a Sanguinetto il 28 gennaio 2008, continuò a curare larubrica letteraria sul Corriere.

Il figlio Enrico Nascimbeni, cantautore, giornalista, scrittore e poeta, ha dedicato al padre Giulio i brani Padre (1979), Eugenio (2002) e Mio Padre Adesso è un Aquilone (2008).