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L’India è la culla di molte religioni, quali l’induismo, il buddismo, il sickhismo e il giainismo, senza dimenticare la minoranza musulmana, ma come vi si festeggia il Natale?

In realtà il Natale in India è una festa molto popolare, anche se i cristiani sono solo il meno del 2,5% della popolazione totale, ma hanno anche una maggioranza assoluta in tre stati del nord-est del paese, Nagaland, Mizoram e Meghalaya, e sono molto conosciuti in zone come Goa e Kerala.

Inoltre, fin dall’indipendenza del Paese, la diversità religiosa viene tutelata, quindi il Natale è una festa nazionale, al pari delle importanti celebrazioni religiose delle altre confessioni.

Nelle zone più moderne di Delhi e Mumbai non è strano sentire canzoni natalizie, vedere locali addobbati, alberi di natale e negozi con offerte speciali natalizie.

Per questi motivi il Natale in India è una festa più popolare di quello che si pensi e viene vista con simpatia dalla maggior parte degli indiani di ogni credo religioso.

Nelle chiese si tiene la Messa di mezzanotte, della durata di circa due ore e mezzo, dove i fedeli si recano con i loro vestiti migliori, pronti a porgere gli auguri a conoscenti e amici, il tutto all’insegna dell’ospitalità e della solidarietà.

Le famiglie di religione cristiana si ritrovano nelle case cantando con tamburi e cembali e si scambiano regali porgendo cesti di frutta, thaili o focacce ai loro vicini.

In India, che è una nazione multiculturale, le persone parlano molte lingue differenti e Buon Natale ha varianti differenti, ad esempio in hindu e urdu si dice Bade Din ki Mubarak; in sanscrito Krismasasya shubhkaamnaa; in bengali Barodiner shubhechha janai e in tamil Christhu Jayanthi Nalvaalthukal.

Babbo Natale in India viene chiamato Christmas Baba in hindi e Christmas Thaathaa in tamil e si presenta per donare i regali ai bambini che si sono comportati bene durante tutto l’anno.

Le persone che non sono di religione cristiana sono solitamente incuriosite dal Natale, perché somiglia molto alla festa della luce induista che si chiama Diwali, considerato da molti il Natale indiano, che si celebra in cinque giorni, di solito tra ottobre e novembre.

Questa festa prende il nome dalle lampade in argilla che, secondo la leggenda, vennero esposte nell’India Settentrionale per festeggiare il ritorno di re Rama ad Ayodhya, dopo ben 14 anni di esilio nei boschi.

Nelle altre parti del Paese si trovano tradizioni diverse legate a questo periodo dell’anno, ma tutte simboleggiano la vittoria della luce e del bene sull’oscurità.