Vermicelles 7923

Per molti il Monte Bianco è il grandioso massiccio che, con i suoi 4.809 m di altezza, sovrasta la catena alpina, ma anche il nome dell’altrettanto famoso dolce al cucchiaio, realizzato con pochi ingredienti: castagne fresche, latte, zucchero, vaniglia e panna.

Le castagne, cotte nel latte con zucchero e vaniglia, hanno un profumo dolcissimo e, ridotte in purea, sono passate con uno schiacciapatate, lasciata cadere a pioggia in un piatto e infine ricoperte di panna montata, per simulare la cima del monte innevato.

Questo dolce è un simbolo della stagione autunnale, quando le castagne abbondano, ma le sue origini sono piuttosto incerte, poiché lo stesso dolce esiste da entrambe le parti della catena delle Alpi, in Alsazia è il Torche aux marrons, tradotto come la Torcia castagna, mentre in Italia è noto come Monte Bianco, un nome che riconduce l’origine del dolce all’Italia, come dicono anche gli stessi francesi.

Il primo riferimento al Monte Bianco è in un libro di cucina italiana dal 1475 ma, nonostante molte fonti, anche francesi, lo sostengano, non si sa quale sia il suo titolo.

Nel Novecento il dolce fece il suo debutto sulla scena francese, grazie alla pasticceria Angelina, una casa da tè situata a 226 Rue de Rivoli, nel primo arrondissement di Parigi, fondata nel 1903 dal pasticcere austriaco Antoine Rumpelmayer, e originariamente chiamata Rumpelmayer.

Dapprima il figlio René, e dal 1916 la sua vedova Angelina, gestirono la caffetteria e pasticceria, ma dopo la fine della Grande Guerra non era molto adatto un nome tedesco per una sala da the della capitale di uno tra i paesi vincitori del conflitto, così la pasticceria cambiò nome in Angelina, come la nuora del fondatore.

Un tempo la ricetta non vedeva l’utilizzo di cacao come nelle versioni più recenti, ma era utilizzata la purea di castagne.

Il Monte Bianco è molto diffuso in tutto il nord Italia, in particolare in Val d’Aosta ed è quindi probabile che il dolce sia nato al confine tra Francia e Italia sotto il regno dei Savoia, quando Piemonte e Francia erano ancora uniti, per poi diffondersi in tutta Europa.

Si dice che in casa Savoia la disponibilità di zucchero e di castagne spinse i pasticceri di corte a elaborare un dolce di facile preparazione, basato su ottime castagne, preferibilmente marroni, che sono più dolci delle castagne, poiché non hanno quel retrogusto amarognolo, oltre che di tanta pazienza per sgusciarli, prima di procedere con la realizzazione del dolce.