giada

Poche pietre preziose sono così ricche di leggende e di tradizioni magiche come la giada, simbolo del passato della misteriosa Cina imperiale.

La giada nella preistoria era impiegata nella costruzione di armi rudimentali, ma furono gli Spagnoli a battezzare questa pietra con il nome di piedra de ijada quando conquistarono le Americhe, dove era nota per le sue virtù curative.

Per anni la giada è stata il simbolo dell’amore e della virtù, ma anche un segno dello stato sociale e delle dinastie imperiali per eccellenza.

La giada è la pietra più amata dai Cinesi, che ne portano sempre una nelle trattative, in quanta favorisce l’onestà e la giustizia ed era usata dai guaritori tradizionali per le sue virtù.

Si dice che il contatto con la giada permette di distendersi e rilassarsi, mentre posta sotto un cuscino procura un sonno profondo e gradevole e le collane di giada mettono in risalto la bellezza.

Nella Cina di 9000 anni fa, la giada era il simbolo dell’unione tra il cielo e la terra ed era quindi sacra, diventando parte della storia della cultura cinese.

Durante le dinastie dei Shang e degli Zhou le sciabole e le spade di giada erano viste come simboli della potenza dell’uomo.

In passato, gli ornamenti e i gioielli mostravano la classe sociale di appartenenza, ad esempio le donne nobili, raccontate dalla poesia classica, avevano molti gioielli come collane, braccialetti, ciondoli, orecchini o ancora le parure di giada che splendevano di mille fuochi.

Generalmente, i cinesi credevano che esistesse un’interazione tra una parure di giada e la persona che la indossava che si basava sulla seguente teoria, infatti quando una persona indossava un gioiello di giada, lo spirito emanato da quest’ultimo si fondeva con quello della persona in questione e, se questa persona non gode di buona salute, la giada contenuta nel suo gioiello accelererà la sua guarigione.

Gli antichi cinesi portavano gioielli di giada come segno di cultura morale, come dice il motto “Un uomo di virtù non si separa mai dal suo gioiello di giada senza un valido motivo”.

Si racconta che Confucio paragonava la piacevole dolcezza della pietra di giada alla rettitudine e la diversità dei suoi colori allo spirito d’iniziativa e la sua traslucidità alla fedeltà.

Nelle metafore cinesi, la pietra di giada è associata alle virtù femminili della purezza e della castità, infatti la moglie ideale doveva essere pura e traslucida come la giada.