Selma Lagerlof i sitt arbetsrum

Una scrittrice che raccontò nei suoi libri il mondo magico del grande Nord…

Selma Ottilia Lovisa Lagerlöf nacque il 20 novembre 1858 a Marbacka, nel Vӓrmland, regione della Svezia sul confine con la Norvegia, immersa in una cultura legata alla superstizione e al misticismo, oltre a un mondo ricco di spiriti e folletti.

Delle leggende locali, narrate dagli adulti davanti ai camini in inverno, s’interessò Selma durante la fanciullezza, sviluppando un profondo attaccamento alla sua terra e alla sua cultura.

Studiò poi a Stoccolma per diventare maestra elementare e iniziò a insegnare nel 1885, a Landskrona e riuscì, dopo una sofferta gestazione, a pubblicare nel 1891 la Saga di Gӧsta Berling, prima poco apprezzato, poi al centro di successo crescente, in Svezia e in tutto il mondo.

Grazie alla Saga Selma Lagerlöf vinse un premio letterario, consistente in una considerevole somma di denaro, che le permise nel 1895 di abbandonare l’insegnamento e intraprendere una serie di viaggi per l’Italia dove, in Sicilia, trovò lo spunto per I miracoli dell’anticristo, ambientato nell’isola e pubblicato nel 1897.

Da un lungo soggiorno in Egitto trasse lo spunto per un altro capolavoro, Jerusalem, pubblicato fra il 1901 e il 1902, su una piccola comunità rurale danese trasferitasi in Terrasanta.

Fra il 1906 e il 1907 pubblicò Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson, un racconto ideato con intenti didattici per ragazzi e che divenne una fra le sue più celebrate opere, letto anche dallo scrittore giapponese Kenzaburō Ōe, premiato nel 2004 con il Nobel, e il filosofo austriaco Karl Popper.

Selma nel 1907 ricevette dalla più antica università scandinava, quella di Uppsala, la laurea honoris causa in Filosofia e, nel 1909, la Reale Accademia di Svezia la giudicò degna del Nobel per la Letteratura per l’elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere.

Cinque anni dopo la scrittrice fu chiamata dall’Accademia, anche in questo caso prima donna nella storia, per essere fra i 18 membri che la compongono, mentre scriveva romanzi come La casa di Liljecrona (1911), L’Imperatore di Portugallia (1914), L’anello di Lӧwenskӧld (1925) e Anna Svӓrd (1928).

Selma Lagerlöf per tutta la vita cercò di riscoprire la narrativa popolare della Svezia, con un linguaggio profondamente lirico.

Gli ultimi anni della sua vita la videro contrapporsi alla Germania nazista e l’Unione Sovietica, facendo di tutto per aiutare gli oppressi e i perseguitati, giungendo a vendere la medaglia d’argento del Nobel per la libertà di tutti i popoli.

Selma Lagerlöf morì nella sua Marbacka, per le conseguenze di un infarto, il 16 marzo 1940, all’età di ottantadue anni.