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Quante volte ti sei chiesto il motivo per cui, pur pubblicando post apparentemente di valore, le persone non sono coinvolte?

Tutti i marchi, ormai, chiedono un maggiore engagement del loro pubblico ma non sanno come sollecitarlo, spesso perché non hanno ancora assimilato il cambiamento dei tempi e continuano a cullarsi nelle solite vecchie strategie, dimenticando che gli algoritmi che governano i social media sono in continua evoluzione.

E, pur non essendoci un livello ottimale di engagement, quest’ultimo può sempre essere migliorato: coinvolgere il pubblico, generare interazioni garantisce visibilità del brand e raggiungimento degli obiettivi social.

Ma proviamo a capirne di più. Innanzitutto, cosa significa coinvolgere il pubblico? Semplice: si tratta di interagire con gli utenti, renderli partecipi, interessati, appassionati ai nostri contenuti attraverso i vari post, video, messaggi, tag, like, commenti, dirette.

Vediamo, allora, quali sono le azioni concrete da fare se vogliamo migliorare il coinvolgimento del nostro pubblico.

Analisi. Qualsiasi attività di potenziamento necessità di una fase preliminare di analisi in modo da poter capire in quale direzione andare.

Se, ad esempio, noti che un post ha un tasso di coinvolgimento superiore rispetto agli altri, è importante prendere nota di ciò che lo ha distinto in modo da capire su quale tipologia di contenuti orientarti per aumentare l’engagement.

Se un post ha un tasso di coinvolgimento significativo rispetto a tutti gli altri, è importante prendere nota di ciò che lo ha distinto. Questo ti aiuta a identificare su quale ambito di contenuti concentrarti se vuoi migliorare il coinvolgimento del tuo pubblico.

Definizione di obiettivi e metriche. Per poter elaborare il tuo piano editoriale, devi stabilire con chiarezza e precisione quali obiettivi vuoi raggiungere, in modo da sapere su cosa devi concentrare la tua attenzione. Se il tuo interesse sono i post, allora dovrai focalizzarti sulla creazione di contenuti interessanti.

Dopo, dovrai stabilire le metriche che ti consentiranno di valutare l’efficacia del tuo post rispetto all’obiettivo di partenza: dovrai, ad esempio, analizzare quante persone hanno interagito con il tuo post, di che tipo di coinvolgimento si tratta e se ci sono stati dei miglioramenti in termini di traffico rispetto al passato.

Specificazione delle caratteristiche dei post. Secondo lo Sprout Social Index del 2020, il 68% degli utenti preferisce che il messaggio sia veicolato da immagini, il 50% preferisce i video e solo il 30% il testo scritto. Tenendo conto di ciò, il tuo lavoro di analisi può essere ulteriormente affinato andando a verificare se la tipologia di post che hai privilegiato tiene conto dei gusti del pubblico.

Realizzazione di idee strategiche. Si tratta di tutte quelle idee che puoi mettere in campo per aumentare l’engagement. Ma quali idee? Ovviamente, quelle ispirate al marchio, capaci di creare interazione.

Vediamone qualche esempio.

Contest ‘Giveaway’: si tratta di post che includono una call to action in cambio di qualche omaggio. Le persone adorano ricevere cose gratuite e se leghi gli omaggi alle interazioni con i nostri post il gioco è fatto.

Il lavoro sull’engagement diventa ancora più produttivo se nel tuo contest coinvolgi altri marchi, magari collegati in qualche modo alla tua stessa tipologia di attività, in modo da avere un pubblico più ampio, con interessi comuni.

Post caratterizzati dall’umorismo: le persone preferiscono contenuti leggeri, ironici e rispettosi. Ce lo insegna il Getty Museum che, durante la prima ondata del Covid, è riuscito a coinvolgere il pubblico, costretto in casa, con un’iniziativa divertente e creativa: riprodurre un’opera d’arte con gli oggetti domestici presenti.

Inutile dire che il successo è stato clamoroso e il post di sponsorizzazione ha generato più di quarantamila interazioni.

FOMO (acronimo di ‘Fear of missing out): letteralmente significa ‘paura di essere tagliato fuori’. E’ una tecnica utilizzata per fare in modo che il pubblico presti estrema attenzione al tuo marchio per non rimanere escluso da iniziative social gratificanti o da contenuti esclusivi.

Pubblica il tuo post e prometti che se quel post raggiungerà un determinato numero di like, in un periodo specifico di tempo, allo scadere di quel tempo renderà visibile un contenuto esclusivo.

Questo genera due conseguenze: quel post raggiungerà il numero di like richiesti in tempi stretti; allo scadere, le persone torneranno sulla tua pagina per visualizzare il contenuto esclusivo promesso e questo farà sì che anche il secondo post avrà successo e genererà tante interazioni.

Collaborazione con altri marchi: questa strategia è sempre stata molto produttiva perché comporta una fusione tra il tuo pubblico e quello del brand con cui collabori, con conseguente aumento delle interazioni.

Un esempio è rappresentato dalla collaborazione tra Toms Shoes e Marvel agli inizi del 2020 che ha portato alla creazione di un prodotto unico: scarpe ispirate ai fumetti.

In conclusione, per aumentare l’engagement sui social devi innanzitutto capire cos’è e su quale aspetto vuoi concentrarti. Successivamente, devi analizzare l’attuale coinvolgimento per intuire le preferenze del tuo pubblico e definire quali strategie a breve e lungo termine dovrai utilizzare per coinvolgerlo.

Dott.ssa Maria Capobianco

Esperta in marketing e comunicazione d’impresa

Marketing e comunicazione d’impresa