zio paperone

Era un Natale di tanti anni fa, quando Carl Barks creò il papero più ricco del mondo…

Zio Paperone o Uncle Scrooge, il milionario di Paperopoli, fece il suo debutto in Il Natale di Paperino sul Monte Orso di Carl Barks, pubblicata nel numero 178 della rivista Four Color nel dicembre 1947.

Paperone, secondo la biografia ideata negli anni Novanta dal disegnatore Don Rosa, nasce a Glasgow nel 1867, ed è discendente da un famoso clan scozzese caduto in declino.

A soli dieci anni suo padre, Fergus, gli donò un kit da lustrascarpe per permettegli di guadagnare qualche soldo e uno dei tanti clienti di Paperone lo pagò dandogli quella che divenne la mitica Numero Uno, una moneta di dieci centesimi di dollaro americano, del tutto inutile in Scozia.

Paperone maturò così l’idea di cercare fortuna in America ma, essendo il viaggio troppo costoso, il sogno sembrava lontano.

Dopo aver lavorato come lustrascarpe e come commerciante di torba da ardere, dopo più di tre anni di sacrifici, riuscì a mettere da parte il denaro che gli permise di imbarcarsi come mozzo su una nave-bestiame diretta a New Orleans.

Una volta negli Stati Uniti, Paperone cominciò a lavorare come trasportatore fluviale ma l’attività fallì presto a causa dell’affondamento della barca da parte della banda Bassotti.

Il giovane papero decise di cercare fortuna a Ovest e, nel Montana, lavorò come cowboy per lo scozzese Murdo MacKenzie, allevatore di bestiame, poi come minatore, stabilendosi a Butte, in Montana.

Paperone poi viaggiò prima verso il Sudafrica e l’Australia, nella speranza di riuscire a raggiungere il successo come minatore trovando l’oro, fino ad andare nello Yukon, in cerca d’oro.

Dopo anni di scavi, proprio nello Yukon, Paperone trovò ciò che stava cercando da una vita, l’oro e in un tempo relativamente breve riuscì a espandere il suo giro d’affari comprando banche e fondando una segheria, una ditta di olio di pesce e una di trasporti navali.

Arrivato a Paperopoli, comprò la celeberrima collina, dove edificò il suo deposito e per ventisette anni continuò ad arricchirsi, diventando il papero più ricco del mondo.

All’età di settantacinque anni, tagliati i rapporti con la sua famiglia originale, decise di vivere isolato in una villa.

Nel Natale dei suoi ottant’anni, Paperone invitò a cena Paperino e i nipotini e, dopo aver capito che il suo tempo non era finito, decise di riaprire tutti i suoi uffici e di rimettersi in affari, per dimostrare a tutti che sarà sempre il numero uno.

Taccagno per molti, Paperone ha compiuto nobili gesti generosi tanto rari quanto indimenticabili, realizzati in silenzio o con la complicità di qualche parente.

Spesso il patrimonio di Zio Paperone è riportato con sigle come multiplujilioni, impossibidilioni o fantasticatrilioni, rendendo poco chiara la ricchezza effettiva del papero.

Per questo la rivista Forbes, in aggiunta alla Lista delle persone più ricche del mondo, ne ha ideata un’altra dedicata alle ricchezze dei personaggi di fantasia.

In questa classifica gli autori, non potendo stimare i possedimenti di Paperone, hanno preso in considerazione solo il denaro accumulato all’interno del deposito, i tre acri cubici dove lo Zio si tuffa nelle monete e nei sacchi di banconote come fossero acqua.

Paperone ha conquistato, nel 2002, la quarta posizione nella lista dei personaggi di fantasia più ricchi, con un patrimonio stimato in 8,2 miliardi di dollari.

Nel 2006, balzò al terzo posto con una correzione che gli attribuì 10,9 miliardi di dollari e un anno dopo in seguito al rialzo del prezzo dell’oro, la cifra passò a 28,8 miliardi di dollari, essendo il patrimonio del personaggio fondato sul metallo prezioso.