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Il 6 gennaio per la tradizione cristiana non è solo il giorno dell’Epifania, ma anche quello dell’arrivo dei tre Re Magi da Oriente, per adorare il bambino Gesù appena nato e omaggiarlo con il loro doni.

L’arrivo dei Re Magi a Varese, nei comuni limitrofi, fino a Gallarate e in alcune zone del comasco con diversi varianti, si festeggia con “Il cammello”. Tipico dolce di pastafrolla sottilissima della “Befana” varesina che affonda le sue radici in un passato lontano, la sua nascita legata a un alone di mistero e che negli ultimi anni ha avuto una forte riscoperta.

La leggenda riporta che dalle terre insubri e in particolare da quelle varesine passarono, le reliquie dei Magi, rubate dal Barbarossa nella chiesa di Sant’Eustorgio Milano e poi da lui donate all’arcivescovo di Colonia.

Su questi fatti i varesini hanno creato nel tempo un dolce dall’origine misteriosa: la forma deriverebbe dalla cavalcatura più tradizionale dei Re Magi. Un omaggio a un quadrupede così particolare e poco conosciuto in queste terre.

Tra le varie caratteristiche di questo dolce particolare, oltre alla sua presenza in un territorio circoscritto, c’è quella della sua reperibilità, solo per pochissimi giorni l’anno: da inizio gennaio fino al giorno dell’Epifania. Oltre a prevedere diverse dimensioni del dolce che non ha una sua misura standard.

Dai primi giorni dell’anno le pasticcerie, i bar, le panetterie di Varese e comuni vicini cominciano a riempirsi di questo preparato con diverse farciture.

Gli ingredienti di base per “Il cammello” sono acqua, farina e sale per la pastella, e poi burro. Il burro deve essere avvolto nella pastella e tirato a fazzoletto diverse volte, fino ad arrivare a fogli sottili. I veli, in genere alti non più di sei millimetri, devono riposare per quindici minuti, e poi sono usati per comporre l’impasto finale, da ritagliare per ottenere la forma del cammello che può essere di diverse dimensioni. Per donare lucidità e croccantezza allo strato superiore, serve spennellare un uovo e cospargerlo di zucchero da distribuire sulla torta prima che questa venga infornata, per renderlo anche dorato e brillante.

La farcitura può variare dalla crema pasticciera, alla panna, al cioccolato, alla nutella, alla marmellata, alla frutta, alla semplice spolverata di zucchero a velo e cannella…

Ma il classico e più apprezzato rimane sempre il cammello “liscio”, realizzato con semplice pasta sfoglia, ma deve essere di qualità e sottilissima.