Maurizio 3

Un cantante che ha racchiuso in una canzone i cinque minuti più importanti di ognuno di noi…

Genio, sregolatezza, innovatore, provocatore, poliedrico, visionario e tanto altro ancora… Nato il 30 aprile 1942 a Milano, Maurizio Arcieri esordì nel mondo della musica nel 1964 come frontman del gruppo musicale beat dei New Dada, un nome ispirato al movimento artistico d’avanguardia del dadaismo, fondato da Tristan Tzara.

Dopo una serie di esibizioni dal vivo, ospitate per lo più da alcuni locali milanesi, la band entra in contatto con il talent scout Leo Watcher, che permise loro di ottenere un contratto discografico con la Bluebell Records, fondata a Milano nel 1959 da Toni Casetta.

L’etichetta milanese pubblica il primo 45 giri dei New Dada, Ciò che fai, una cover del brano When you walk in the room della cantautrice statunitense Jackie DeShannon. I New Dada cavalcando l’onda del beat diventano in brevissimo tempo uno dei gruppi di riferimento della scena italiana. Leader incontrastato è proprio Maurizio Arcieri con quella sua faccia da bravo ragazzo con il ciuffo ribelle manda in visibilio le fans di ogni età.

Nel 1965, il gruppo ebbe l’occasione di suonare come spalla nella tournée che vide i Beatles esibirsi a Milano nel mitico doppio concerto al Vigorelli.

Dell’anno seguente, sono le partecipazioni a programmi televisivi di successo come Aria condizionata e Studio Uno, esibizioni al mitico Piper di Roma, il terzo posto conquistato al Cantagiro del 1966, che spinsero la Bluebell a consegnare al mercato un 33 giri, I’ll go crazy, contenente i singoli già pubblicati dai New Dada nei mesi precedenti e alcuni inediti.

Nel 1967 propongono una cover di Lady Jane dei Rolling Stones, con la quale si aggiudicano diverse puntate di Bandiera gialla.

Ma I’ll go crazy è l’unico 33 giri pubblicato dalla band, che nel 1967, in seguito ad una violenta spaccatura interna, si sciolse.

Arcieri debuttò come solista nel 1967, con il nome d’arte di Maurizio e il successo arrivò nel 1968 con il brano Cinque minuti e poi, presentato alla quinta edizione della manifestazione canora radiotelevisiva Un disco per l’estate, poi vinta da Riccardo Del Turco con Luglio.

Ma Cinque minuti e poi rimase un brano leggendario.

La carriera da solista di Maurizio Arcieri prosegue con una nuova casa discografica per la quale incide i 45 giri Rose blu e L’uomo e la matita (1971), Deserto e I giochi del cuore (1972), Scusa (1973), Un dolce scandalo e Stagioni fuori dal tempo (1974), Guardami toccami guariscimi nel 1975, cover di See me, feel me, touch me” tratta da “Tommy” degli Who; e i long-playing Trasparenze (1973, album tra i più innovati del periodo) e Maurizio (1975).

Dopo aver lavorato anche come attore, nel film Quelli belli… siamo noi, e nei fotoromanzi, nel 1976 Arcieri fondò a Londra il duo Chrisma insieme alla compositrice e cantante svizzera, la statutaria Christina Moser di dieci anni più giovane, sua compagna, musa e tanto altro ancora, con i due che prendono a vivere in simbiosi. Chrisma è il nome derivato dalla contrazione dei nomi dei due componenti, Christina e Maurizio.

Il duo immerso completamente nella vulcanica scena musicale londinese del tempo pubblicò una serie di brani inizialmente caratterizzati da sonorità punk, per poi virare verso la new-wave, la musica elettronica d’avanguardia e tra questi si ricordano Lola, Black silk stocking e Gott gott electron.

Al 1977 risale il primo disco dei Chrisma, Chinese restaurant, prodotto dal fratello di Vangelis degli Aphrodite’s Child, Nico Papathanassiou, mentre due anni più tardi fu la volta di Hibernation e la terza prova discografica del duo, Cathode mamma, raggiunse il mercato nel 1980 e segnò la svolta elettro-pop di Maurizio Arcieri e di Christina Moser. E’ la volta dell’album Cathode mamma lavoro ispirato alla new-wave nato dalla collaborazione con il musicista Hans Zimmer. Per l’occasione cambiano il nome del gruppo in Krisma. Un album che consegnò loro il primo grande successo da classifica: Many kisses, brano che fece furore in mezza Europa ed è diventato un classico del tempo. I Krisma diventarono un gruppo cult e furono fra i primi a girare videoclip in Italia.

Agli inizi degli anni Ottanta, la coppia si trasferisce per un periodo a New York, entrando in contatto con il giro di Andy Warhol e la sua fucina della Factory, pubblicano gli album Clandestine anticipation, Nothing to do with the dog, Fido, Iceberg, con il ritorno in Italia del duo, e Non ho denaro, pubblicato per l’etichetta di Vasco Rossi, la Bollicine.

Lavorano per la Rai realizzando programmi come Publimania e Sat Sat. Negli anni ’90 Maurizio è ospite fisso delle serate del Cocoricò di Riccione e all’Altro Mondo, alla fine del decennio fonda il canale satellitare Krisma Tv, con base nella loro abitazione a Gignese sulle colline sopra Stresa. Il loro chalet di Gignese diventa una sorta di laboratorio aperto 24 ore su 24, con ospiti di ogni parte del mondo che vanno e vengono, sperimentazioni, video e canali satellitari in visione da ogni parte del globo, in tempi ancora pioneristici. Furono tra i primi a capire e sfruttare la tv satellitare inventando una trasmissione televisiva che mostrava cosa succedeva nel mondo.

Pochi anni dopo la loro abitazione-studio viene distrutta da un incendio, e si trasferiscono sulla sponda lombarda del Verbano, a Castelveccana tra Laveno e Luino.

Dopo un periodo di silenzio, nel 2001 i Krisma tornarono sulle scene con il singolo Kara, primo estratto di un greatest hits che raggiunse il mercato nello stesso anno, poi Maurizio Arcieri e Christina Moser collaborarono con i Subsonica, con i quali hanno inciso il brano Nuova ossessione, uno dei singoli estratti dall’album Amorematico, pubblicato dalla band torinese nel 2002, e con Franco Battiato, prendendo parte alle registrazioni dell’album Dieci stratagemmi, del 2004.  Nel 2009, poi un rinnovato successo, con la presenza fissa nel cast di Chiambretti night.

Maurizio Arcieri si è spento il 29 gennaio 2015 a Varese a causa di un male incurabile.