Balanzone 400 2

Una maschera per ridere di chi si crede più saggio di tutti…

Il Dottor Balanzone, la maschera simbolo di Bologna, ha un nome che deriva dal termine balanza, che indica la bilancia della giustizia, e rappresenta in chiave comica la figura del giurista.

Nella Commedia dell’Arte, Balanzone è il secondo vecchio, affiancato a Pantalone, è un medico strampalato e inaffidabile che sbaglia non solo il latino, ma anche l’italiano, scambiando le parole e i significati, ma non manca di una sua saggezza, specialmente nelle commedie più tarde, da Goldoni in poi.

Quasi sempre è il padre di uno dei due innamorati, e spesso si dimostra più disposto ad accondiscendere ai desideri del figlio che non Pantalone, caratterizzato da un carattere più stizzoso.

Il personaggio è approdato anche al mondo dei burattini con i nomi di Dottor Violoni detto Forbizzone, Graziano delle Cotiche, Scarpazzone, Campanari, Scatolone, Spaccastrumolo, Bombardone.

Nativo dell’Emilia, dove ha compiuto gli studi, il Dottore è la presa in giro del sapiente, più spesso è un medico che riempie e sue frasi con strafalcioni in latino, lingua all’epoca usata dagli eruditi e che li distingueva dal volgo, riuscendo così a imbrogliare e confondere il popolino.

Parla imperterrito, da grande letterato, e non si lascia interrompere da nessuno, neanche quando si rende conto delle stupidaggini che racconta, ha una grossa pancia ed è solito gesticolare molto, i suoi gesti sono sempre autorevoli ed eloquenti.

Balanzone indossa la divisa dei professori dello Studio di Bologna, con toga nera, colletto e polsini bianchi, gran cappello, giubba e mantello.

Il cappello nero che porta in testa è di feltro a larghe tese, una mantella sulle spalle, alla vita ha una cintura dove tiene un fazzoletto o un pugnale e sotto il braccio, un grande libro da consultare in qualsiasi momento per dispensare consigli.

Pignolo, cavilloso, prodigo d’insegnamenti e di pareri, è sempre pronto a trovare ogni minima scusa per iniziare uno dei suoi infiniti sproloqui a suon di parole storpiate e discorsi ampollosi ma senza senso, afferma di conoscere ogni campo della scienza umana, legge, medicina, astrologia, filosofia, ma ne parla in maniera noiosa, mescolandole in un groviglio inestricabile.

Balanzone incarna l’uomo presuntuoso ma ignorante, che tutto sa, ma nulla conosce e con le altre maschere sue compagne, porta sul palco tutta l’irriverente allegria del Carnevale.