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L’isola di Hokkaidō, soprannominata dai Giapponesi Kita no daichi, cioè I grandi spazi del nord, è la seconda per estensione del Giappone, dopo lo Honshu.

Dal punto di vista geografico, Hokkaidō non è solo il punto più settentrionale del Paese, ma anche quello più orientale, dove sorge il primo Sole del Giappone.

L’Hokkaidō ha una natura estremamente ben conservata e la flora e la fauna sono diverse da quelle del Giappone, probabilmente più vicine a quelle della Russia e dell’Asia continentale.

Ricca di vulcani e laghi vulcanici, non mancano mai acqua, verde e montagne, cuore delle escursioni in diversi parchi nazionali, come quello dello Shiretoko, tra cascate che si gettano nel mare e orsi bruni giapponesi, trekking nel Parco Nazionale del Daisetsuzan, o fare un giro in barca nel lago Toya, ed esplorare l’isola di Nakanoshima.

Oltre ad una natura meravigliosa, in Hokkaidō ci sono alcune delle pietanze più buone che il Giappone possa offrirvi, come prodotti ittici freschissimi, in particolare granchi e ricci di mare, carne proveniente dai capi allevati nei vasti pascoli, il ramen, disponibile in diverse varietà, il soup karee e il genghis khan, una pietanza a base di carne di agnello.

Ma anche le città presentano molte sorprese, dalla cosmopolita Sapporo, alla nostalgica Hakodate, con le sue chiese ortodosse, e Otaru, con i canali e i laboratori dei vetrai.

L’Hokkaido, vista la latitudine, ha mezze stagioni più brevi rispetto al resto del Giappone, infatti la primavera è breve, quasi parte della transizione fra il lungo e nevoso inverno e la tiepida estate.

A causa della latitudine, qui si può ammirare lo sbocciare dei ciliegi nel mese di maggio inoltrato presso il castello di Matsumae, che è il più settentrionale del Giappone, o esplorare i vasti parchi nazionali già rinverditi e coperti di fiori con la vista sulla neve rimasta sulle montagne più alte.

L’estate è la stagione in cui godersi tutto ciò che ha da offrire l’isola, tra rafting nei freschi fiumi, campeggi in giro per le foreste e in riva ai laghi, pesca, osservazione delle stelle, esperienze culinarie nelle fattorie, i colori dei campi di lavanda a Furano, e le sconfinate distese di frumento di Biei.

In autunno già da metà settembre la vegetazione inizia a colorarsi, fra aceri e betulle, specialmente nel parco nazionale Daisetsuzan, al centro dell’isola, poi con l’inverno l’isola diventa il regno delle nevi.

Paradisi sciistici sono a Niseko, Naebo, Teine e altre zone subito a poca distanza da Sapporo, e a febbraio c’è l’imperdibile Festival della Neve.

Poco prima dell’avvento della primavera, a inizio marzo, inizia la frammentazione dei ghiacci del lago di Okhotsk, per sperimentare un‘escursione su rompighiaccio da Abashiri, e osservare, con un po’ di fortuna, foche e altri animali marini provenienti dall’Artico.