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Martedì 9 febbraio la Regione Piemonte ha istituito la giornata in memoria delle Vittime dell’Heysel.

Il 29 maggio di ogni anno sarà ricordata ufficialmente la tragedia costata la vita a 39 tifosi, di cui 32 italiani, prima della finale di Coppa dei Campioni del 1985 Juventus-Liverpool, a Bruxelles, poi vinta dai bianconeri.

“Il nostro è un gesto simbolico” dicono il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca “ che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche costringerci a riflettere sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere”.

Le vittime della tragedia dell’Heysel furono 39, trentadue delle quali italiane, tra cui due donne e un bambino di 11 anni, i feriti furono oltre 600.

Tra le critiche rivolte all’organizzazione dell’evento ci fu l’assenza di un’unità di rianimazione presso lo stadio Heysel che non consentì di prestare adeguati soccorsi ai feriti.

Alcuni tifosi trovarono una via di scampo sul campo, anche se non fu facile dal momento poiché la polizia belga impedì ai supporter juventini in fuga di accedere al terreno di gioco.

La partita venne disputata ugualmente, iniziò con oltre un’ora di ritardo e vinse la Juventus.

I giocatori dissero di non essere stati messi pienamente a conoscenza di quanto era successo, molte persone al di fuori del settore in cui si verificò la tragedia non avevano idea delle dimensioni drammatiche dell’evento.

I capitani delle squadre lessero un messaggio dicendo che il match si sarebbe disputato esclusivamente per ragioni di ordine pubblico.

Nei giorni successivi al dramma l’Uefa, su proposta del governo di Londra e visti gli altri precedenti, come il disastro di Bradford, decise di escludere le squadre inglesi a tempo indeterminato dalle Coppe europee e il Liverpool per ulteriori tre stagioni, poi ridotte a una.

Ricordare l’ Heysel deve essere un monito, per un qualcosa che non dovrà succedere mai più.