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Un simbolo della tradizione pasquale del Sud Italia…

Parte fondamentale della cultura culinaria della Campania, il Casatiello è preparato nel periodo pasquale, perfetto per una ricetta che è identificata con le festività e i ritrovi in famiglia, ricca d’ingredienti e sapori che ha le radici nelle cucine del Medioevo.

A testimoniarlo è la fiaba dello scrittore e letterato napoletano, Giambattista Basile, una versione in dialetto della celebre fiaba Cenerentola, La gatta Cenerentola dove si dice “E,venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere e casatielle? Dove li sottestate e le porpette? Dove li maccarune e graviuole? Tanto che nce poteva magnare n’asserceto formato”.

Il Casatiello è una torta pasquale, salata, con una farcitura composta da ingredienti come salumi, lardo e formaggio, con un sapore particolare, ed è consumata durante il pranzo pasquale.

Il suo nome deriva da caso, cioè il cacio, che in dialetto napoletano indica il formaggio, presente in abbondanti quantità nell’impasto, mentre la sua storia è collegata alla tradizione cristiana, infatti la forma a ciambella, con il buco centrale, simboleggia la corona di spine di Gesù e il suo calvario.

Un altro importante simbolo pasquale sono le uova sode che nel Casatiello si trovano sia dentro l’impasto che sulla superficie, non del tutto coperte ma ben visibili e con il guscio, bloccate da due fili di pasta incrociata che ricordano, per la loro forma a croce, il calvario di Gesù.

Il Casatiello sembrerebbe una naturale evoluzione del Tortano, un’altra torta salata, simile nell’impasto ma privo delle uova sode in superficie.

L’impasto base della torta è composto da farina, uova, strutto, ciccioli di maiale, lievito e acqua e viene lasciato lievitare per ore, poi lo si lavora a forma di ciambella, si incastonano le uova con il guscio e le si intrappolano con la croce di pasta.

Per cimentarvi nella preparazione di un Casatiello si deve ricordare che la lavorazione richiede tempo e pazienza, poiché la lenta lievitazione ottenuta con la pasta madre è fondamentale per non ritrovarsi una ciambella troppo compatta, e si deve abbondare con il ripieno, infatti formaggi, ciccioli e salame devono essere ricchi e distribuiti in tutto l’impasto.

Un’accortezza particolare deve essere data alle uova, infatti è necessario che siamo  lavate con cura essendo a contatto con l’impasto e se sono posizionate crude si deve controllare che il guscio sia perfettamente integro per evitare rotture durante la cottura.

A Napoli durante i giorni della Pasqua questa delizia viene sfornata dai fornai esperti della città.