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Luigi Einaudi, primo capo dello Stato a essere eletto dal Parlamento, fu uno dei massimi rappresentanti della dottrina del liberalismo economico.

Il grande statista nacque a Carrù, in provincia di Cuneo, il 24 marzo 1874 da una famiglia originaria della valle Maira.

Dopo la morte del padre, la madre si trasferì con la famiglia a Dogliani e il giovane Einaudi vinse una borsa di studio che gli permise di frequentare il ginnasio presso i padri delle Scuole Pie a Savona, e nel 1895, a ventuno anni, si laureò in giurisprudenza a Torino.

Nel 1902 fu docente all’Università di Torino nella cattedra di Scienze delle Finanze con l’incarico di Legislazione Industriale ed Economia Politica e due anni dopo vinse la cattedra di Scienze delle Finanze all’Università Bocconi di Milano.

Luigi Einaudi fu nominato Senatore del Regno nel 1919, su proposta di Giovanni Giolitti, e inizialmente guardò con speranza al programma economico del fascismo, ma già prima della marcia su Roma dell’ottobre 1922 prese posizione contro la dittatura.

Dopo il 25 luglio, l’economista fu nominato rettore dell’università di Torino, ma con la proclamazione della Repubblica Sociale di Salò dovette rifugiarsi in Svizzera.

Alla fine del 1944 rientrò a Roma e il 5 gennaio 1945 fu nominato governatore della Banca d’Italia, dove poté dimostrare le sue capacita.

Nel 1946 fu eletto deputato all’Assemblea costituente per il Partito Liberale Italiano, e dal 31 maggio 1947 fece parte del Governo quale vice Presidente e ministro del Bilancio, dove lavorò alla stabilizzazione della lira.

Il 10 maggio 1948 fu eletto Presidente della Repubblica, e alla scadenza del mandato, il 25 aprile 1955, rientrò a far parte del Senato.

Einaudi fu uno dei più convinti sostenitori della necessità di creare l’Europa unita e, avversario di ogni forma di monopolio, e si schierò in particolare contro quello statale nel settore della scuola.

Nel giugno del 1955, l’università inglese di Oxford gli conferì la laurea honoris causa.

Per i suoi altissimi meriti gli vennero conferiti vari riconoscimenti, come Socio e Vice-Presidente dell’Accademia dei Lincei; Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino; Socio dell’Institut International de Statistique de L’Aja; Socio dell’Econometric Society di Chicago; Socio onorario dell’American Academy of Arts and Sciences di Boston; Socio dell’American Academy of Political and Social Science di Filadelfia; Socio onorario dell’American Economic Association; Socio onorario dell’Economic History Association di New York; Presidente onorario dell’International Economic Association; Socio corrispondente della Societè d’Economie Politique di Parigi; Vice Presidente della Economic History Society di Cambridge; Socio corrispondente del Coben Club di Londra e Socio corrispondente della Oesterreichische Akademie der Wissenschaften di Vienna.

Luigi Einaudi morì a Roma il 30 ottobre 1961 ed è sepolto nella tomba di famiglia a Dogliani, il paese, dove amava passare le vacanze e discorrere con la gente dei problemi quotidiani, oltre a dedicarsi personalmente alla conduzione della sua azienda agricola, applicandovi i più moderni sistemi nel campo della coltivazione.