La Pinacoteca Agnelli di Torin fino al 5 settembre propone la mostra Le Corbusier. Viaggi, oggetti e collezioni, dedicata all’architetto franco-svizzero padre del Movimento Moderno.

Per garantire la sicurezza del visitatore, l’accesso avviene tramite ingressi contingentati e con prenotazione consigliata tramite il sito della Pinacoteca.

L’esposizione, curata dall’artista Cristian Chironi è organizzata dalla Pinacoteca Agnelli in collaborazione con la Fondation le Corbusier di Parigi, che conserva parte dei documenti e degli oggetti appartenuti all’architetto, mentre il percorso espositivo si sviluppa nel terzo piano della Pinacoteca e ripercorre la vita di Le Corbusier, incentrata su una lunga ricerca d’idee e ispirazioni, raccontandola attraverso oggetti, disegni e fotografie.

Gli oggetti presenti in mostra sono stati riscoperti con il restauro dell’appartamento parigino di Le Corbusier in Rue Nungesser et Coli, tra sassi, pezzi di legno, conchiglie, oggetti di metallo, vetri, materiali che l’architetto raccoglieva considerandoli oggetti capaci di innescare in lui il processo creativo.

Ad esempio un carapace di granchio ha dato origine all’idea del celebre tetto della Cattedrale di Ronchamp.

Con essi è visibile l’archivio cartaceo delle fonti d’ispirazione in cui erano conservati, meticolosamente classificati per soggetto, ritagli di giornale, cartoline, biglietti del treno.

La mostra comprende diverse fotografie e schizzi di automobili e mezzi di trasporto e una sezione è completamente dedicata ai viaggi di Le Corbusier, raccontati attraverso biglietti, dépliant turistici e cartoline di monumenti e paesaggi che amava raccogliere e conservare accuratamente.

Particolare attenzione è sui tre viaggi che Le Corbusier fece a Torino, nel 1902, all’età di sedici anni, in occasione dell’esposizione Universale alla Promotrice delle Belle Arti dove aveva esposto un orologio, nel 1934, quando venne ritratto a bordo di una Balilla sulla pista del Lingotto e l’ultimo, nel 1961, invitato dall’ICOM a tenere un discorso sul tema del museo ideale in occasione della conferenza annuale dell’associazione durante le celebrazioni di Italia61.

Centrale in questa mostra è il ruolo dell’artista-curatore Cristian Chironi, che non si è limitato alla mise en forme della collezione nello spazio espositivo, ma ha ideato attività educative, raccontando il suo progetto My house is a Le Corbusier, programma di residenza itinerante e autogestito che prevede soggiorni nelle abitazioni di Le Corbusier in tutto il mondo.