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Fino al 19 settembre è possibile visitare la mostra La Vita Nova. L’amore in Dante nello sguardo di dieci artiste, allestita all’interno del Museo Barracco di Roma, dove il primo capolavoro del padre della lingua italiana è la fonte d’ispirazione per dieci artiste contemporanee che hanno esplorato la figura di Beatrice secondo uno stile personale.

Ideata e curata da Alessandra Mammì e prodotta dal Centro Studi Roccantina, associazione culturale interdisciplinare fondata nel 2018, l’esposizione fa vedere Dante con occhi femminili, dal punto di vista della sua donna influenzando così profondamente la sua esistenza e la sua opera.

Salendo le scale che riportano alcuni versi de La Vita Nova, s’inizia un percorso tra le opere di Letizia Battaglia, Elisabetta Benassi, Patrizia Cavalli, Marta dell’Angelo, Ra di Martino, Giosetta Fioroni, Marzia Migliora, Sabina Mirri, Elisa Montessori, che raccontano di amore, morte, spiritualità e della forza delle donne,

All’ingresso è presente l’opera di Marta Dell’Angelo, Il Passaggio, dove si percepisce il rapporto amore e morte di un corpo femminile sorretto da altri corpi femminili, mentre la fotografa Letizia Battaglia ha scelto di esporre la potente immagine di una scultura di una figura femminile circondata da due donne, simbolo dell’incontro fra Dante e Beatrice.

Patrizia Cavalli è partita da una poesia per giocare con il concetto di Musa e l’opera di Sabina Mirri che immagina un Dante che si fonde con la sua Musa in un’unica identità, mentre la regista e artista Rä di Martino, invece, ha realizzato due tele che racchiudono la memoria visiva del Novecento, con due ombre su dei fotogrammi ripresi dal film Prima della Rivoluzione di Bernardo Bertolucci per una meditazione sull’amore.

Elisa Montessori ha scelto frammenti di racconto per dare voce a Beatrice, che né La Vita Nova non parla mai e Giosetta Fioroni unisce forme e simboli popolari dai cuori ai fiori per le sue storie di sentimenti.

L’opera di Micol Assael si concentra sul concetto temporale con un diario costituito da tracce, biglietti, frammenti recuperati dai suoi viaggi e dalla sua vita quotidiana e, partendo dalla rappresentazione grafica del numero nove Marzia Migliora realizza Paradossi dell’Abbondanza in tre tele che, con pittura e collage, celebrano la natura e la donna attraverso la forza vitale di Navdanya.

 Ti chiami Beatrice, questo libro è per te è la curiosa iniziativa di Elisabetta Benassi che prevede di regalare una copia di La Vita Nova a ogni ragazza in visita alla mostra, dai 9 ai 24 anni, che sia un’omonima dell’amata di Dante.

Visitare questa mostra è un buon modo per sottolineare il valore della donna, come passione, ispirazione, parte attiva della società, e custode di valori e idee utili a cambiare il futuro.

Dopo la prima tappa romana il progetto proseguirà a Napoli presso il Museo Madre, partner dell’iniziativa.