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Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia è la grande mostra che si tiene a Villa d’Este – Santuario di Ercole Vincitore, nel cuore del Lazio, fino al 17 ottobre.

La mostra, curata da Andrea Bruciati, è organizzata dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, con il sostegno di Regione Lazio, Lazio Crea e Università San Raffaele e con la sponsorizzazione di Acea Spa.

Ecce homo sono le parole dette da Pilato nel Vangelo di Giovanni nel presentare alla folla Gesù, vestito con un manto rosso e una corona di spine.

La scena, dal fortissimo impatto, è una delle più rappresentate della Passione, il cui racconto si snoda attraverso opere e prestiti illustri da prestigiose collezioni pubbliche e private, intrecciando differenti percorsi antropologici e artistici, trasversali alle epoche e alle sensibilità culturali.

La fragilità e la ricerca di senso, condizioni profondamente unite all’essere umano e al divino, sono al centro della mostra.

Tra le opere in mostra si annoverano il quattrocentesco Cristo in pietà sorretto dalla Madonna di Jacopo del Sellaio e Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, dalla serie fotografica di Mario Giacomelli (1925-2000), e da una collezione privata, per concessione dell’artista e della Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, è presente Uomoduomo di Anri Sala, premiato come giovane artista emergente alla Biennale di Venezia 2001, a significare la costante attualità della riflessione sulla fragilità della condizione umana.

Il noto ciclo statuario antico dei Niobidi, rinvenuti a Ciampino (Roma) e ora nelle collezioni dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, racconta il tema del dolore e del lutto, raccontando la strage dei figli di Niobe, uccisi per punire la madre, che ha attraversato i secoli giungendo ai nostri giorni e interpellando la coscienza e la sensibilità dei moderni.

All’opposto cronologico, Nicola Samorì, indaga i temi della vulnerabilità, della debolezza della carne, della rottura dell’integrità, lavorando su un archivio iconografico, depositato nella memoria collettiva e rielaborato dall’artista attraverso squarcianti intuizioni.

Villa d’Este

Biglietto ordinario (con accesso al sito), fatte salve le gratuità e agevolazioni di legge consultabili sul sito web del Ministero della Cultura: 13 euro.

Santuario di Ercole Vincitore

Biglietto ordinario (con accesso al sito), fatte salve le gratuità e agevolazioni di legge consultabili sul sito web del Ministero della Cultura: 8 euro.

Biglietto unico mostra intera, in due sedi: 20 euro.