Salumi e Formaggi

Non possono di certo mancare, in un territorio variegato come questo, carni, insaccati e formaggi altrettanto sopraffini.

Tra i 10 DOP caseari del Piemonte, l’Astigiano presenta formaggi di rango come la Robiola di Roccaverano, l’unico caprino DOP italiano che, menzionato già da Plinio il Vecchio, viene prodotto tra noccioleti e vestigia del Romanico.

Altrettanto strepitosa è la Robiola di Cocconato, fiore all’occhiello del Comune, Bandiera Arancione e tra i Borghi più Belli d’Italia del Piemonte.

Nell’Alessandrino troviamo invece quell’unicum che è il Montebore, dalla caratteristica forma ottenuta sovrapponendo 3 o più robiole di diametro decrescente che ricordano una torta nuziale.

Anche il carrello dei salumi riserva leccornie come il salame nobile del Giarolo.

Prodotto nelle Valli Curone, Grue, Ossona, Borbera e Spinti, in prossimità del Monte Giarolo, è il componente indispensabile del rito tutto piemontese della “merenda sinoira”, il tipico intermezzo contadino che precedeva la cena, oggi a base di ghiottonerie dolci e salate.

Altro pezzo forte della merenda è il salame cotto del Monferrato, ottimo tagliato a coltello in spesse fette a temperatura ambiente, meglio se accompagnato da fettine sottilissime di filetto baciato di Ponzone (filetto o sottofiletto di maiale insaccato all’interno di un impasto macinato con sale, pepe tritato, noce moscata, aglio e vino rosso).

FONTE: SiViaggia