topolino leonardo da vinci

“Lo sai che da bambino io sognavo di essere uno dei tre nipotini di Paperino? I miei compagni avrebbero voluto essere Batman, Superman, io no… a me piaceva la famiglia di Paperino: il salotto di casa sua con quella vecchia poltrona sfondata e la sua automobile a forma di pagnotta dietro cui portava i suoi nipotini”.

Il 17 ottobre è la data di nascita di Qui, Quo e Qua, gli eterni ragazzi di Paperopoli…

Qui, Quo e Qua sono tre paperi gemelli e l’unico modo per identificarli è il colore dei berretti e delle magliette che indossano, Qui ha il rosso; Quo il blu mentre Qua il verde.

Nati presumibilmente tra il 1937 e il 1940, tra il 1946 e il 1947 i gemellini si trasferirono dallo zio Paperino, fratello della madre Della.

Nella lettera spedita dalla madre, la papera raccontava che i suoi pestiferi figli avevano messo un petardo sotto la sedia del padre, che era stato ricoverato in ospedale, e chiedeva al fratello di occuparsi dei paperotti durante la convalescenza del marito.

Tuttavia i tre paperi non tornarono più dai genitori e da allora hanno sempre vissuto con Paperino.

La definitiva consacrazione dei nipotini avvenne con Carl Barks, che li usò nella storia Paperino e l’oro del pirata del 9 agosto 1942.

Nei primi anni della produzione dell’autore dell’Oregon, le avventure dei tre gemelli si scontravano con il pessimo carattere dello zio Paperino, che non era un buon esempio per la loro educazione, anche se non mancavano le prime avventure per i paperi, sempre caratterizzate da un clima di conflittualità tra nipoti e zio.

La svolta arrivò nel 1947, con il personaggio di Paperon de’ Paperoni, che divenne il motore delle storie barksiane, mentre i gemelli s’imposero come personaggi vivaci e intelligenti, risolutori di situazioni complicate ed enigmi, più saggi dei loro stessi zii e preziosi alleati.

Espressione di questo nuovo carattere dei nipotini fu la creazione, nel 1951, delle Giovani Marmotte dove, attraverso le virtù promosse dal gruppo, come la conservazione della conoscenza e della natura, i ragazzi completarono la loro maturazione caratteriale.

Così i nipotini divennero più seri, rispettosi e disciplinati, mentre il manuale delle Giovani Marmotte fu un fidato compagno di viaggio e strumento risolutore nelle varie avventure dei personaggi.

In Italia alla linea narrativa barksiana si adeguò Romano Scarpa, che con storie come Paperino e i gamberi in salmì o Paperino e l’uomo di Ula Ula presentò dei paperini intelligenti e vispi, ma soprattutto abili investigatori, mentre Guido Martina usava nipotini discoli e dispettosi che necessitano di un’educazione ma anche maturi e diligenti, spesso moralizzatrice per i loro pessimi zii.

Da parte di madre Qui, Quo e Qua hanno una parentela con Paperino, loro zio, e Ortensia de’ Paperoni, loro nonna, mentre Paperon de’ Paperoni è il loro prozio materno e il nonno materno Quackmore Duck, è il figlio di Nonna Papera, che perciò è la loro bisnonna materna.

Quindi i gemelli sono contemporaneamente imparentati con i De’ Paperoni, i Coot, grazie a Nonna Papera, che è una discendente del mitico fondatore di Paperopoli e con i Duck, mentre la parentela da parte di padre rimane sconosciuta, anche se è possibile che la zia paterna sia Paperina.