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Il medico che raccontò l’infanzia di Gesù e la nascita del Cristianesimo…

San Luca nacque nel 9 d. C. ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, da una famiglia pagana, lì lavorò come medico, prima di conoscere Paolo di Tarso, giunto in città con l’amico Barnaba allo scopo di educare alla fede la comunità di pagani ed ebrei.

Dopo l’incontro con San Paolo, Luca divenne un discepolo e, contraddistinto da un’ottima cultura nel campo della letteratura e dell’arte, decise di conoscere la figura di Gesù ascoltando i racconti trasmessigli dagli apostoli e da Maria di Nazareth.

Luca si occupò della scrittura del Vangelo tra il 70 e l’80 dopo Cristo, dedicandolo a Teofilo, un eminente cristiano, il cui nome voleva dire amante di Dio.

Il vangelo di Luca è l’unico che parla dell’infanzia di Gesù in maniera approfondita; inoltre racconta episodi riguardanti la Madonna non citati dai vangeli di Matteo, Marco e Giovanni, oltre a narrare negli Atti degli Apostoli i primi passi compiuti dalla comunità cristiana in seguito alla Pentecoste.

Dopo la morte di Paolo, si dice che Luca morì a Tebe, all’età di ottantaquattro anni e fu sepolto in Beozia, a Tebe.

Le sue ossa vennero poi trasportate nella celebre Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli, in seguito arrivarono a Padova, dove si trovano ancora oggi, nella Basilica di Santa Giustina.

Una tradizione cristiana molto antica individua in Luca l’autore di numerose icone che ritraggono Pietro, Paolo e la Madonna.

La leggenda che lo vuole pittore si diffuse durante il periodo della controversia iconoclastica, nell’VIII secolo dopo Cristo, infatti Luca fu scelto dai teologi dell’epoca in quanto era visto come il più preciso nella descrizione dei diversi personaggi sacri.

Inoltre nella tradizione tardo-antica la pittura era considerata come strettamente connessa alla professione di medico, esercitata da Luca, essendo ritenuta fondamentale per la riproduzione di piante officinali nei repertori illustrati.

Festeggiato il 18 ottobre, San Luca è il patrono di Praiano, Impruneta, Castel Goffredo, Capena, Motta d’Affermo e Bologna ed è protettore dei notai, degli artisti, dei chirurghi, dei medici, degli scultori e dei pittori.

Il simbolo di Luca è un toro alato, poichè il primo personaggio che introdusse nel suo Vangelo è Zaccaria, padre di Giovanni Battista, sacerdote del tempio di Gerusalemme, che era il responsabile del sacrificio dei tori.