Zecchino dOro

La finale della 64esima edizione dello Zecchino d’Oro, il festival dedicato alla canzone per bambini. ha visto vincitrice la  canzone  Superbabbo, testo e musica di Marco MasiniEmiliano Cecere e Veronica Raucci,  cantata da Zoe Adamello, una biondina di 9 anni, di Impruneta in provincia di Firenze.

Lo Zecchino d’Oro nacque nel 1959 da un’idea di Cino Tortorella, noto come il Mago Zurlì nell’ambito della Tv dei ragazzi, che presentò alla Fiera di Milano le prime due edizioni, ancora lontane dalla forma definitiva.

All’inizio di quest’avventura, Tortorella portò in scena una trasmissione televisiva in cui dieci canzoni, scritte appositamente per un pubblico di bambini, si contendono il premio chiamato appunto Zecchino d’Oro.

I brani sono interpretati da bambini, di età compresa tra i 3 e i 12 anni, per i quali la trasmissione è un’esperienza unica, ma allo stesso tempo un grande gioco dove la musica è protagonista.

La trasmissione, nata già in possesso di una delle sue caratteristiche fondamentali, arrivò ben presto all’assetto più famoso, infatti, nel 1961 trovò la sua casa definitiva all’Antoniano di Bologna, dapprima all’interno del teatro già presente poi nel neonato studio televisivo; insieme ai frati dell’Antoniano e a Mariele Ventre.

A Mariele furono affidate la preparazione dei solisti e dal 1963 la direzione del Piccolo Coro dell’Antoniano, che oggi porta il suo nome, cresciuto negli anni fino a essere una formazione di una sessantina di elementi che accompagna i solisti di tutte le edizioni.

Così lo Zecchino d’Oro negli anni delinea un impegno sempre più specifico nei confronti dell’infanzia, attraverso canzoni che da semplici filastrocche diventano strumenti per affrontare tematiche sociali ed educative.

Quando, nel 1976, il concorso aprì i propri orizzonti alla scena musicale internazionale, insieme ai nuovi contenuti arrivarono anche nuove sonorità e nuovi ritmi che richiamano mondi tutti da scoprire.

Dal 1991 a ciascuna edizione dello Zecchino viene abbinato un progetto di solidarietà, dove i valori di pace e aiuto reciproco che ha sempre cantato permettono di costruire case d’accoglienza, scuole e ospedali nei cinque continenti, oltre che per le persone sole e le famiglie in difficoltà che frequentano le mense francescane d’Italia.

Alla scomparsa di Mariele Ventre nel 1995, il testimone passò a una sua giovane allieva, Sabrina Simoni.
Dal 2000 le canzoni della rassegna diventano anche le storie animate raccolte nella serie de I Cartoni dello Zecchino d’Oro, che ogni anno si arricchisce di nuovi successi con tutte le sfide della contemporaneità e del mondo digitale, infatti dai dischi si passa al Cd, fino alla fruizione online.