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Il 7 dicembre alle 17.30, presso lo Studio Museo Francesco Messina di Milano, sarà inaugurata la mostra Salvatore Incorpora – Francesco Messina. Vite parallele.

La mostra, la prima retrospettiva realizzata presso lo Studio Museo, presenta a Milano un ricco nucleo di opere di Salvatore Incorpora che evidenziano il mondo dell’artista, ricco di sentimenti rivolti all’uomo e al vivere quotidiano.

Si potranno ammirare i meravigliosi presepi realizzati con materiali misti, dipinti in ogni singolo elemento, anche il più piccolo, inseriti in un microcosmo che rivela la Sicilia di metà Novecento.

Le opere di Incorpora sono espressioni di un sentire che emoziona e coinvolge, come rivelano anche le tele e le sculture, dominate da pennellate e colpi di pennello dinamici, espressionisti, non solo nella tecnica ma anche per i soggetti raffigurati: uomini e donne in procinto di cercare fortuna fuori dalla Sicilia, simbolo di un’identità sicula fieramente espressa con dignità e la forza del colore. Le opere di Incorpora dialogano con le sculture di Francesco Messina, in una mostra che, racconta l’eccezionalità delle due vite parallele, evidenziando una diversità che in arte è unione e coralità.

I due artisti, che non si sono mai incontrati, hanno avuto, infatti, strade artistiche diverse, diametralmente opposte, sia sul versante dei soggetti sia sul fronte del linguaggio al grande classicismo di Francesco Messina, Incorpora ha sempre contrapposto un’arte figurativa solidamente espressionista.

Il percorso espositivo, che si snoda tra sculture, dipinti e presepi, presenta anche alcune delle lettere del dialogo epistolare tra Incorpora e Messina, sottolinea le divergenze di vedute sulla reciproca pratica artistica.

Ai due artisti è dedicato il Museo inaugurato nel 2015 a Linguaglossa, paese ai piedi dell’Etna di circa 5000 abitanti, dove si possono ammirare ottanta prove d’autore di Messina e centocinque tra dipinti, sculture, disegni e presepi di Incorpora.

Il Museo costituisce la testimonianza del territorio verso due artisti che hanno avuto, anche se in modo diverso, un rapporto con Linguaglossa, Francesco Messina vi nacque nel 1900 e vi fu legato in modo profondo, come testimoniano le sue poesie, mentre Salvatore Incorpora vi giunge nel dopoguerra, per la precisione nel 1946, dopo l’esperienza bellica che lo vide, prigioniero, per le strade del Nord Europa.

Salvatore Incorpora era nato in Calabria, a Gioiosa Ionica, il 1° gennaio 1920, ma rimase a Linguaglossa, tranne per una parentesi catanese, per tutta la vita, cogliendone la durezza lungo tutto il corso della sua lunga esistenza, fino alla morte nel 2010.

Dal suo arrivo a Linguaglossa, Incorpora ebbe un lungo rapporto epistolare con Francesco Messina e promosse l’intitolazione del locale Club Goliardico al più celebre maestro nel 1955.

Assieme al letterato Santo Calì, Incorpora fu l’unico anello di collegamento tra Linguaglossa e Messina: il dialogo s’interruppe solo quando il più anziano scultore non fu più in grado di interloquire epistolarmente, a causa delle precarie condizioni di salute.

Così profondamente diversi, adesso Salvatore Incorpora con i suoi presepi, i dipinti e le sculture arriva a Milano, per un incontro che avviene nel luogo che Francesco Messina scelse come studio-museo, nel cuore di Milano, dove adesso si respirano pensieri, intenzioni e visioni.