Piola

Il re dei giocatori della nazionale tra due guerre…

Silvio Gioacchino Italo Piola nacque a Robbio il 29 settembre 1913, ed è considerato tra i più grandi centravanti della storia del calcio, detiene il record di miglior marcatore nella storia del calcio italiano con ben 290 reti di cui 274 in Serie A e 16 in divisione nazionale tra il 1945 e il 1946.

Inoltre Piola fu il miglior cannoniere in categoria di tre  diverse squadre, Pro Vercelli, Lazio e Novara.

Figlio di Giuseppe ed Emilia Cavanna, commercianti di tessuti, Piola visse a Robbio negli anni in cui la famiglia si era trasferita temporaneamente da Vercelli nel Pavese per motivi di lavoro, per poi rientrare a Vercelli nel 1914.

Nel 1925 accettò l’invito di Bernasconi a unirsi alla squadra giovanile della Veloces, che in breve tempo vide dei risultati sorprendenti raggiungendo al debutto la finale nazionale Boys disputata a Marina di Pisa e persa per  1-3 contro i pari età della Roma.

La squadra fu poi inglobata dalla Pro Vercelli e Piola venne  promosso dal capitano in prima squadra, infatti esordì a 16 anni in Serie A nel 1930.

Una volta lasciata la Pro Vercelli, Piola finì alla Lazio accettando un contratto di 70 000 lire annue che nel 1938 salirono a 38 000 lire al mese.

Debuttò ufficialmente con la Lazio il 30 settembre 1934 contro il Livorno, finita 6-1 siglando uno dei sei gol.

In seguito Piola vinse per la prima volta la classifica cannonieri e si distinse come il centravanti numero uno della stagione 1936-1937.

Con il blocco dei campionati legato agli eventi bellici, Piola tornò al Nord e ottenne il permesso di unirsi al Torino Fiat, che disputò il campionato d’Alta Italia.

Desideroso di stabilirsi in Piemonte chiese la cessione alla Lazio e la Juventus lo acquistò per circa 3 milioni.

Nel 1947 giocò  in Serie B con il Novara.

La prima convocazione in Nazionale di Piola avvenne nel 1935, quando il titolare Peppino Meazza venne bloccato da un risentimento muscolare.

Silvio fece il suo debutto il 24 marzo al Prater di Vienna, a 21 anni, siglando due reti decisive per la prima vittoria italiana in terra austriaca.

Nel Mondiali del 1938, segnò cinque reti nella competizione e visse un grande momento di popolarità internazionale.

L’ultimo gol di Piola in Nazionale risale al 1 dicembre 1946, ma nel 1952 fu convocato a trentotto anni, suscitando la perplessità di molti critici.

La partita dove doveva giocare si tenne il 18 maggio a Firenze contro l’Inghilterra e alla sua presenza venne reso tributo dai novantamila presenti con un lungo applauso, fu la sua trentaquattresima e ultima gara in azzurro e la nona da capitano.

Il record di reti segnate in Nazionale da Piola, ben trenta, venne superato da Gigi Riva nel 1973.

Nel 1953 quando era ancora in attività come calciatore, venne scelto da Lajos Czeizler come aiutante della Commissione tecnica della nazionale italiana.

Successivamente Piola tentò la carriera di allenatore nel Cagliari e fece per oltre dieci anni parte della Figc come osservatore e istruttore dei corsi per allenatori.

Nel 1993 venne nominato Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Silvio Piola morì in una casa di cura di Gattinara il 4 ottobre 1996 dopo essere stato colpito dalla malattia di Alzheimer, a 83 anni.

L’Italia, per ricordarlo, giocò col lutto al braccio la gara contro la Moldavia del giorno seguente e nel corso del 1997 gli vennero intitolati gli stadi comunali di Novara e di Vercelli.

Nel 2013 venne omaggiato dalla Figc in occasione del centenario della sua nascita e nel 2015 fu tra i primi cento atleti selezionati dal Coni come parte della Walk of Fame dello sport italiano.