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Si è spento a 91 anni lo stilista e imprenditore biellese Nino Cerruti. Se ne è andato proprio nei giorni della settimana della moda milanese, lui che è stato uno dei primi veri brand del “Made in Italy”, che hanno lanciato lo stile e l’eleganza italiana nel mondo, facendone non solo uno strumento di bellezza, ma contribuendo a creare un business di proporzioni colossali. Storico il suo legame con Giorgio Armani a inizio carriera. Raffinato, elegante ma sobrio, assolutamente lontano dagli eccessi modaioli.

All’attività di stilista ha accompagnato la guida dello storico lanificio di famiglia a Biella dal 1967 al 2001, dove ha prodotto per decenni tessuti unici per la propria linea ma anche conto terzi, sempre con una vera e profonda passione per il proprio lavoro e prodotto. Biella è la città cui rimarrà sempre rimasto legato, facendo dello storico distretto dei telai lanieri, uno dei punti di forza del sistema-moda del Made in Italy.

A Nino Cerruti, si devono diverse felici intuizioni diventate parte del modo di vestire attuale. E’ stato determinate per stile e tendenze, inventando l’abito “decostrituito”, dalle linee cadenti, immaginati per uomo e donna, lanciato nella storica boutique di Parigi, disegnata da Vico Magistretti.

Giovanissimo, a soli 20 anni, per la morte del padre, eredita lo storico lanificio di famiglia, già al tempo uno dei più noti al mondo. Interrompe così gli studi di filosofia e di giornalismo, per scoprirsi subito portato allo stile e alla moda di più alto livelli.

Negli anni investe molto e con grande passione, nella ricerca e nello sviluppo dei materiali, aggiungendo nel tempo con gusto e intuizioni stilistiche e tecniche un’attenzione particolare al design. Nel 1957 ottiene risonanza mondiale con la presentazione a Milano della sua prima linea di vestiario, la “Hitman”. Nel 1962 fonda con Osvaldo Testa il marchio “Flying Cross”, il primo “Designer Line” che si aggiunge alla linea Hitman.

Nel 1967 apre la prima boutique di Cerruti 1881 a Place de la Madeleine a Parigi, che diventa tappa della mitica Coco Chanel, che amava i suoi pantaloni, trovandoli perfetti. A metà degli anni Sessanta nel Lanificio Fratelli Cerruti si avvale della collaborazione di nuovi nomi emergenti della moda italiana, assumendo come designer un esordiente Giorgio Armani con cui crea un sodalizio duraturo, uniti dal gusto del bello e del ricercato.  Negli anni Settanta crea la prima giacca decostruita. Stabilisce accordi di licenza in Giappone e Usa al fine di incrementare la visibilità del proprio marchio a livello internazionale e per mantenere i prezzi competitivi in più mercati, dimostrando di possedere, oltre a capacità stilistiche, anche una forte vocazione imprenditoriale verso un mercato che si apre verso nuovi orizzonti. Nel periodo nasce anche la linea donna, particolarmente apprezzata più all’estero che in Italia, che vent’anni dopo rappresenterà il 20% del fatturato complessivo dell’azienda.

Nel 1975 la Hitman inizia la produzione e la distribuzione della maglieria, delle camicie e della linea casual: Cerruti 1881 Brothers. Alla fine degli anni Settanta lancia anche il primo profumo maschile “Nino Cerruti”, che diventa un vero proprio must to have. Seguono altre felici intuizioni e innovazioni: negli anni Ottanta la linea sportswear con i giubbotti da uomo, dove lana e tessuti sintetici si uniscono. Particolarmente apprezzata per l’abbigliamento dedicato al tennis e allo sci. In breve tempo sponsorizza atleti di fama mondiale come il tennista statunitense Jimmy Connors e lo sciatore svedese Ingemar Stenmark. Tra gli anni 80 e 90 ha vestito star nella vita e nei film per Christian Bale, Harrison Ford, Marcello Mastroianni, Jack Nicholson, Robert Redford, Tom Hanks, Michael Douglas, Richard Gere. E costumi per il set dei film “American Psycho”, “Air Force One, “Prêt-à-porter”, “Proposta indecente”, “Philadelphia”, “Basic Instinct”, “Il silenzio degli innocent”, “Pretty Woman”, “Wall Street”, “Attrazione fatale”.

La popolarità del marchio aumenta ulteriormente nel 1994, con il connubio con la squadra di Formula 1 della Ferrari. Vengono aperti negozi monomarca in Cina, Hong Kong, Thailandia, Indonesia e a Madison Avenue di New York. Nel 2000 Nino Cerruti viene nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica. Un anno più tardi Cerruti Holding vende il marchio Cerruti 1881 per concentrarsi sul Lanificio Fratelli Cerruti dove Nino Cerruti continuerà la propria attività imprenditoriali.

Tra i  tanti premi ricevuti a testimonianza di una carriera di livello mondiale, il Bath Museum of Costume Dress of the Year Award 1978; il Munich Fashion Week Award 1981; il Cutty Sark Award 1982 e 1988; il Pitti Uomo Award 1986.