VALLE DAOSTA Carnevale di Allein 2 2 610x366 1

La storia del Carnevale della Valle d’Aosta affonda le sue origini nel passato della regione e diverse sono le località che lo festeggiano tra sfilate, eventi e feste.

Tutto comincia la prima domenica di gennaio dopo l’Epifania, quando il centro di Aosta vede la sfilata dei Carnavals de montagne, un grande rito di tutti i carnevali della Valle d’Aosta, con circa seicento figuranti tra colori, musica e coriandoli.

Il Carnevale di Pont Saint Martin ha come protagonisti San Martino e il suo antagonista, il Diavolo, oltre che il Console Romano, i Tribuni della Plebe, le Guardie Romane e il loro Comandante e infine la protagonista femminile, la Ninfa del Lys, che è accompagnata dalle due Ancelle.
Tra i momenti più significativi della manifestazione, nata nel 1910, c’è la presentazione dei personaggi il sabato sera, la sfilata dei gruppi mascherati la domenica e la corsa delle bighe il lunedì pomeriggio.

Il martedì grasso offre la sfilata dei carri allegorici e la sera, come conclusione del Carnevale, un fantoccio che riproduce Satana appeso all’antico Ponte romano viene dato alle fiamme tra suggestivi fuochi d’artificio.

Nel Carnevale di Verrès si tiene la rievocazione storica di un fatto accaduto nel 1450 e riproposto ai giorni d’oggi con costumi d’epoca.

Durante l’evento sono organizzate sfilate nel borgo storico e cene con serate danzanti all’interno dell’antico Castello, mentre i personaggi principali della vicenda sono Caterina di Challant e suo marito, Pierre d’Introd.

Si narra che il 31 maggio di quell’anno la nobile coppia, scortata da alcuni uomini armati, arrivò a Verrès.

Dopo aver pranzato col prevosto della Prevostura di Saint Gilles, i due sposi scesero nella pubblica piazza, dove al suono del piffero e del tamburo tutti si misero a ballare e Caterina, danzò con i ragazzi del paese.

Il lunedì sera, in una delle sale del castello di Verres è rappresentata la commedia in versi di Giuseppe Giacosa Una partita a scacchi, con protagonisti il padrone del castello Renato di Challant, sua figlia Jolanda e il giovane conte Oliviero di Fombrone.

Nella Valle del Gran San Bernardo ci sono le Landzette, gruppi mascherati dai colori vivaci e sgargianti che animano le vie dei villaggi di questa vallata, con costumi che s’ispirano alle uniformi napoleoniche e vi sono aggiunti nastri colorati, maschere e specchietti.

La sfilata in paese vuole celebrare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, con l’orso e il domatore, la guida, il Toc e Tocca tra i comuni di Etroubles, Allein, Saint-Rhémy-en-Bosses e Saint Oyen.

Il Carnevale della Coumba Freida è forse il più tipico della regione e ad Allein, all’interno di una casaforte medievale, c’è il Museo del Carnevale della Coumba Freida, dove si possono vedere i variopinti costumi delle landzette, oltre a video, fotografie e pubblicazioni su questa tradizionale festa.

Lo Cametràn è invece il Carnevale di Courmayeur e si svolge per le vie del centro, dove si tengono le classiche sfilate dei carri allegorici arricchite da gruppi mascherati.

Il simbolo del carnevale di Courmayeur è Beuffon il cui costume, apparso all’inizio del Novecento, riproduce una divisa militare.

Alla vita il Beuffon porta un cinturone di pelle con dei campanelli che hanno il compito di annunciare l’arrivo del Carnevale, mentre il pomeriggio del martedì grasso le maschere aprono la sfilata dei carri insieme alla banda.

Durante il Martedì Grasso per le strade di Courmayeur c’è il profumo della seuppa, la zuppa distribuita all’ora di pranzo in piazza Abbé Henri fatta con fontina, saucisses e pane nero.

A chiudere i festeggiamenti è il Seittòn, cioè la gara a coppie miste di taglio del tronco, e infine musica e balli fino a tarda sera.