scolastica

Ogni 10 febbraio si celebra il ricordo di una donna che fu fondamentale per la storia dell’alto Medioevo.

Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia, fu un personaggio importante per gli inizi del monachesimo occidentale, fondato sulla stabilità della vita in comune.

Se Benedetto invitava a servire Dio non fuggendo dal mondo verso la solitudine o la penitenza itinerante, ma vivendo in comunità durature e organizzate, e dividendo i momenti del giorno fra preghiera, lavoro o studio e riposo, Scolastica si era consacrata giovanissima al Signore col voto di castità.

Più tardi, quando già Benedetto viveva a Montecassino con i suoi monaci, in un altro monastero della zona sua sorella faceva la vita in comune con un gruppetto di donne consacrate.

La Chiesa ricorda Scolastica come santa, ma di lei si racconta solo nel secondo libro dei Dialoghi di papa Gregorio Magno, che propongono esempi di santità all’imitazione dei fedeli mirando a commuovere, senza ricercare il dato esatto e la certezza storica.

Inoltre, Gregorio parla di Scolastica solo con riferimento a Benedetto, sempre all’ombra del grande fratello, padre del monachesimo occidentale.

Si racconta che i due santi s’incontrassero solo una volta l’anno e Gregorio nella sua opera li presenta nella Quaresima del 542, fuori dai rispettivi monasteri, in una casetta al di sotto Montecassino.

Quando giunse l’ora di separarsi. Scolastica desiderò di prolungare il colloquio, ma Benedetto rifiutò poiché la Regola non s’infrangeva e ciascuno sarebbe tornato al suo monastero.

Allora Scolastica si raccolse in preghiera, e subito dopo scoppiò un temporale violentissimo che bloccò fratello e sorella nella casetta, così il colloquio poté continuare per qualche ora.

Infine i due, con i loro accompagnatori e accompagnatrici, si separarono, ma questo fu il loro ultimo incontro.

Tre giorni dopo Benedetto seppe della morte della sorella vedendo la sua anima salire verso l’alto in forma di colomba.

I monaci scesero allora a prendere il corpo di Scolastica, dandogli sepoltura nella tomba che Benedetto fece preparare per sé a Montecassino, e dove fu deposto anche lui, morto accanto ai suoi monaci, nel 547.