1600x900 1619502294451 Eva Mameli Calvino 2021

Una donna che visse una vita per la scienza…

Nata il 12 febbraio 1886 a Sassari, Eva Mameli discendeva da una famiglia della medio-alta borghesia e il padre, Giovanni Battista Mameli, colonnello dei carabinieri, e la madre, Maddalena Cubeddu, si trasferirono dopo il pensionamento in Sardegna.

Eva frequentò un liceo pubblico e in seguito, avendo mostrato presto uno spiccato interesse per le scienze, frequentò il Corso di matematica presso l’Università di Cagliari.

Dopo il diploma e la morte del padre, Eva si trasferì a Pavia per stare vicina al fratello maggiore, Efisio, che operò all’università lombarda come assistente e libero docente di chimica organica.

Qui frequentò il Laboratorio crittogamico di Giovanni Briosi, che si occupava di piante “inferiori” come muschi e alghe che erano molto utili per gli studi di fisiologia, patologia ed ecologia vegetale, e che vantava un’alta reputazione scientifica.

Eva si appassionò a tal punto da proseguire le sue ricerche come assistente volontaria anche dopo la laurea in scienze naturali nel 1907 e un anno dopo ottenne il diploma della scuola di magistero e, due anni dopo, l’abilitazione per la docenza in scienze naturali per le scuole normali.

Vinse anche due concorsi per borse di studio di perfezionamento che le permisero di continuare l’attività di ricerca.

Nel 1911 le fu assegnato il posto da assistente di botanica e nel 1915, prima donna in Italia, conseguì la libera docenza in questa disciplina.

Durante gli anni della prima guerra mondiale lavorò come crocerossina e fu decorata con la medaglia d’argento della Croce rossa e quella di bronzo del Ministero dell’interno.

Nell’immediato dopoguerra Eva, dopo la morte del maestro Briosi e il trasferimento del fratello Efisio alla cattedra di Chimica farmaceutica a Cagliari, era sola e senza concrete prospettive per il futuro.

La svolta decisiva avvenne nell’aprile 1920 quando incontrò Mario Calvino, conosciuto alcuni anni prima, che la venne a trovare durante una visita in Italia.

Mario era, come Eva, un uomo con molteplici impegni scientifici, educativi e sociali, sanremese di nascita, che dal 1908 si era trasferito in Messico e poi a Cuba dove da tre anni dirigeva la Stazione agronomica di Santiago de Las Vegas, ed era alla ricerca di un valido collaboratore di genetica vegetale.

Subito la Mameli accettò sia la proposta di matrimonio sia il trasferimento in un mondo a lei del tutto nuovo .

A Cuba gli sposi trascorsero una vita semplice ma serena, caratterizzata soprattutto dal lavoro e dallo studio e li nacque, il 15 ottobre 1923, il loro primogenito, Italo Giovanni, che sarebbe diventato uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento.

Nel 1925 la coppia rientrò in Italia per occuparsi della Stazione sperimentale di floricoltura Orazio Raimondo di Sanremo, acquistarono Villa Meridiana, che a quei tempi si trovava ancora ai confini della città, e misero il giardino a disposizione della Stazione.

Qui Eva coprì il ruolo di assistente e vice-direttrice, ma non rinunciò a una vita professionale autonoma, infatti nel 1927 vinse il concorso per la cattedra di botanica dell’Università di Catania e poco dopo quella di Cagliari.

Dopo due anni, mentre era nato anche il secondo figlio, Floriano, poi docente di geologia a Genova, Eva abbandonò la vita da pendolare tra l’isola natia e la dimora sanremese, per dedicarsi esclusivamente alla Stazione.

Negli anni della seconda guerra mondiale, la loro casa dei due sposi diede asilo ad alcuni partigiani, ragione per la quale Mario Calvino passò quaranta giorni di prigionia ed Eva dovette assistere a due simulate fucilazioni del marito da parte dei fascisti.

Nel 1951, dopo la morte del marito, la direzione della Stazione passò nelle mani di Eva per otto anni.

Coltivando i suoi interessi botanici anche dopo il pensionamento, Eva morì il 31 marzo 1978, all’età di novantadue anni.