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Sarà  Ivrea, in Piemonte,  la Capitale Italiana del Libro 2022, come ha comunicato al ministro della Cultura, Dario Franceschini, in diretta live sul sito del ministero, il presidente della Giuria, Marino Sinibaldi. 

“Tra le altre proposte, tutte di notevole qualità e meritevoli di attenzione, la candidatura di Ivrea si segnala per la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura”.si legge nella dichiarazione del presidente sulla decisione.

Le altre città finaliste erano Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pescara, Pistoia e Pordenone su sedici che avevano presentato la candidatura.

La Capitale italiana del Libro è stata istituita nel 2020, ai sensi della legge 13 febbraio 2020, n. 15, e del Decreto del Ministro per i beni e le attività̀ culturali e per il turismo n. 398 del 10 agosto 2020 per la promozione e il sostegno della lettura.

Il titolo di capitale italiana del libro della prima edizione, nel 2020, era stato deciso direttamente, senza gara, dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Cultura, al comune di Chiari, in provincia di Brescia.

Una Giuria, composta da 5 esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura e dell’editoria, ogni anno valuta le candidature, selezionando sino a un massimo di 10 progetti finalisti, successivamente si terranno le audizioni pubbliche.

Le candidature sono stata presentate entro l’11 luglio, con scopo principale la promozione e il sostegno alla lettura.

 Il titolo di Capitale italiana del libro è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve mezzo milione di euro dalla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’autore tramite il Centro per il Libro e la Lettura.

E’ stata Vibo Valentia, in Calabria, la Capitale Italiana del Libro 2021, scelta all’unanimità dalla giuria presieduta da Romano Montroni, nel primo anno che ha visto la competizione fra 23 città, con sei finaliste.