FernetBranca

Un marchio leggendario, nato a metà Ottocento..

Nel 1845 lo speziale Bernardino Branca nel suo laboratorio a Milano ideò e commercializzò un preparato a base di erbe, spezie e radici per la cura di malattie allora molto diffuse, tra cui il colera e la malaria.

Nasceva così il Fernet-Branca e, con esso, la lunga storia di Fratelli Branca Distillerie, diventarti poi il nucleo originario del Gruppo Branca International.

Con il 1862 il figlio dello speziale, Stefano Branca entrò nella società, lanciando sul mercato nuovi prodotti e organizzò la grande esposizione internazionale milanese del 1881, che ebbe un successo immediato.

Alla morte di Stefano, fu  la moglie Maria Scala a condurre con successo l’azienda fino alla maggiore età del giovane Bernardino, quando ampliò la gamma dei prodotti e li commercializzò all’estero.

Nel 1895 nasceva ad opera di Leopoldo Metlicovitz, l’iconica immagine dell’aquila che afferra una bottiglia di Fernet mentre sorvola il mondo.

Dopo alcuni anni di utilizzo, il 27 novembre 1905, il logo aziendale fu ufficialmente depositato presso il Ministero dell’ Economia Nazionale.

All’inizio del 1907 Bernardino Branca, detto Dino,  assunse la direzione e portò l’azienda a livello internazionale, conquistando i mercati dell’Europa e dell’America.

Nel 1911 fu inaugurato il nuovo  stabilimento in via Resegone 2 a Milano, sede dell’attuale sito produttivo e del Museo dell’impresa.

Dino nel 1918 trasformò la Fratelli Branca Distillerie in una società anonima, consolidando il capitale a 150 milioni di lire.

Nel 1933 il giovane Branca venne autorizzato all’uso del titolo comitale pontificio e nel 1938 Il Re Vittorio Emanuele III gli conferì il titolo di Conte di Romanico trasmissibile, riconoscendo la sua benemerenza in campo industriale e assistenziale.

Due anni prima della scomparsa, nel 1955,  Dino Branca rinunciò alla Presidenza, che passò al figlio Pierluigi, con l’inizio dell’espansione della produzione in Europa e presentando un innovativo liquore, il Brancamenta, che unisce qualità benefiche e digestive al piacere del gusto rinfrescante.

Nel 1985 ci furono le acquisizioni di marchi storici italiani, come la Distilleria Candolini di Tarcento, per l’ampliamento del portafoglio prodotti e furono avviati, nel 1990, i lavori di ampliamento dell’area dello stabilimento di Via Resegone che, successivamente, venne dedicata al Museo Branca.

Dopo la scomparsa di Pierluigi, nel 1999 nacque la holding Branca International SpA, il figlio di Pierluigi, Niccolò, divenne Amministratore Delegato anche di Fratelli Branca Distillerie.

Nel 2002 Branca restituì a Milano la Torre Branca restaurata, con un nuovo punto di incontro nel polmone verde del parco Sempione e  nel 2004 l’antica distilleria Fernet-Branca di Saint-Louis, costruita nei primi del Novecento, fu trasformata in un museo per un viaggio tra materie prime e strumenti di lavoro, erbe, radici e spezie, storie e oggetti, testimonianza preziosa di un sistema produttivo.

Oggi l’azienda si orienta la differenziazione della propria offerta, oltre il campo dei liquori e dei vermouth, anche se l’amaro inventato dal capostipite continua ad essere la base dell’attività, il segreto di un successo che dura ininterrottamente da 175 anni.