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Ferrara fino al 6 marzo omaggia uno dei suoi artisti più noti e apprezzati con la personale intitolata Sergio Zanni. Volumi narranti, organizzata al Padiglione d’Arte Contemporanea, in Corso Porta Mare 5, dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte.

Nato nel 1942, Zanni si formò all’Accademia di Belle Arti di Bologna dedicandosi inizialmente alla pittura.

Verso la metà degli anni Sessanta passò al mondo della scultura e le prime creazioni plasmate in creta furono da lui considerate come opere preparatorie per la successiva fusione in bronzo o la realizzazione in marmo, col tempo, tuttavia, si accorse di aver trovato il materiale che gli suggeriva un linguaggio personale.

A partire dagli anni Ottanta le opere di Zanni, che insegnò all’Istituto d’Arte Dosso Dossi della sua città dal 1967 al 1995, comparvero in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero che lo consacrarono come uno dei più significativi e originali interpreti della scultura contemporanea.

L’artista ferrarese persegue una personalissima figurazione e molti degli inconfondibili personaggi che popolano il poetico, immaginifico mondo concepito da Zanni, da lui stesso ribattezzati per volumi narranti, cioè persone che s’impongono nello spazio per raccontarci la loro storia, sono nelle sale del Padiglione d’Arte Contemporanea, dove il visitatore ha l’occasione di rivedere alcuni dei suoi più celebri lavori monumentali, come i Kamikaze del 1998; Foto di gruppo e Clessidra del 2004, realizzati con materiali più pratici della terracotta, come la vetroresina e il polistirolo ricoperto di iron ball.

Oltre alla ricca selezione di sculture di piccole, medie e grandi dimensioni ci sono in mostra anche numerosi esempi della produzione pittorica dell’artista, che ha dedicato una serie di opere a un soggetto ricco di significati e implicazioni simboliche come l’Albero della conoscenza.

Orari: dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00