Pasolini durante le riprese romane de Il fiore delle mille e una notte 1973 foto di Gideon Bachmann 1

Cento anni dalla nascita di uno degli più grandi artisti del Novecento italiano.

Pier Paolo Pasolini nacque il 5 marzo 1922 a Bologna, primogenito di Carlo Alberto Pasolini, tenente di fanteria, e di Susanna Colussi, maestra elementare.

Visse la sua infanzia sempre in viaggio con la famiglia ed ebbe un profondo legame con il fratello Guido.

Nel 1928 Pier Paolo annotò su un quadernetto una serie di poesie accompagnate da disegni, poi andato perduto durante il periodo bellico.

Concluse gli studi liceali, a 17 anni s’iscrisse all’Università di Bologna, facoltà di lettere, dove  collaborò a Il Setaccio, il periodico del GIL bolognese e scrisse poesie in friulano e in italiano, che saranno raccolte in Poesie a Casarsa.

Durante la seconda guerra mondiale fu arruolato sotto le armi a Livorno, nel 1943 ma, all’indomani dell’8 settembre, fuggi e visse con la famiglia a Versuta, al di là del Tagliamento, dove insegnò ai ragazzi dei primi anni del ginnasio.

Ma l’avvenimento che segnerà quegli anni fu la morte del fratello Guido, aggregatosi alla divisione partigiana Osoppo.

Nel 1945 Pasolini si laureò discutendo la tesi Antologia della lirica pascoliniana (introduzione e commenti) e si stabilì in Friuli, diventando insegnante in una scuola media di Valvassone, in provincia di Udine.

Il 15 ottobre 1949 fu segnalato ai Carabinieri di Cordovado per corruzione di minorenne avvenuta, secondo l’accusa, nella frazione di Ramuscello, fu l’inizio di una delicata trafila giudiziaria che lo spinse a fuggire da Casarsa per trasferirsi a Roma.

I primi anni romani furono difficilissimi e Pasolini tentò la strada del cinema, ottenendo la parte di generico a Cinecittà, fece il correttore di bozze e vendette i suoi libri nelle bancarelle rionali.

Finalmente, grazie al poeta abruzzese Vittori Clemente, fu assunto come insegnante in una scuola di Ciampino.

Preparò antologie sulla poesia dialettale e collaborò a Paragone, la rivista di Anna Banti e Roberto Longhi, dove pubblicò la prima versione del capitolo uno di Ragazzi di vita.

Nel 1954 abbandonò l’insegnamento, si stabilì a Monteverde Vecchio e pubblicò il suo primo volume di poesie dialettali, La meglio gioventù.

Un anno dopo fu pubblicato da Garzanti il romanzo Ragazzi di vita, che ebbe un vasto successo, sia di critica che di lettori.

Nel 1957, con Sergio Citti, collaborò al film di Federico Fellini, Le notti di Cabiria, stendendone i dialoghi in parlata romanesca e collaborò alla rivista Officina accanto a Leonetti, Roversi, Fortini, Romano’, Scalia, pubblicò i poemetti Le ceneri di Gramsci per Garzanti e, l’anno successivo, per Longanesi, L’usignolo della Chiesa cattolica.

Pasolini nel 1961 realizzò il suo primo film da regista e soggettista, Accattone, vietato ai minori di diciotto anni e suscitò non poche polemiche alla XXII mostra del cinema di Venezia.

Nel 1962 diresse Mamma Roma, con Anna Magnani, nel 1963 l’episodio La ricotta, inserito nel film RoGoPaG, fu sequestrato e Pasolini venne imputato per reato di vilipendio alla religione dello Stato.

Seguirono nel 1964 Il vangelo secondo Matteo, nel 1965 Uccellacci e Uccellini, con Totò, nel 1967 Edipo re, nel 1968 Teorema, nel 1969 Porcile, nel ’70 Medea, con Maria Callas.

Tra il 1970 e il 1974 girò la trilogia della vita, con Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte, per concludere la sua carriera con Salo’ o le 120 giornate di Sodoma nel 1975.

Nel 1972, per Garzanti, pubblicò i suoi interventi critici, soprattutto di critica cinematografica, nel volume Empirismo eretico e un anno dopo cominciò una collaborazione al Corriere della sera, con interventi critici sui problemi del paese.

La mattina del 2 novembre 1975, sul litorale di Ostia, in un campo incolto in Via dell’Idroscalo, venne scoperto il cadavere di un uomo e fu Ninetto Davoli, attore e amico di Pasolini, a riconoscere nella vittima il grande scrittore, poeta e regista.

Oggi la tomba di Pasolini si trova nel cimitero di Casarsa.