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Uno stadio dalla storia centenaria, adagiato sull’acqua della laguna di Venezia…

Tra gli stadi delle squadre di calcio italiano, il Penzo di Venezia, nel rione di Sant’Elena, arrivò solo dopo quello di Marassi, a Genova del 1911, e fu edificato in quell’area che alla fine dell’Ottocento era la Piazza d’Armi dei militari, poi sede di alcune attività sportive.

Su quel campo il calcio arrivò già nel 1910 e, se la prima partita si giocò l’anno successivo, fu solo alla fine del 1911 che il presidente del Venezia Fc, Davide Fano, ebbe dalla Giunta comunale la concessione dell’area per praticarvi la disciplina del calcio e il 24 agosto 1913 la Gazzetta di Venezia annunciò che vi erano state allestite grandi ed eleganti tribune.

Di cinquecento posti a sedere è la prima capienza dello stadio, con l’inaugurazione che si tenne il 7 settembre 1913 dove la madrina, Ines Taddio, faticò parecchio per rompere la bottiglia di champagne contro il palo, al punto che si passò da un martello a una scure per romperla, alla fine una scheggia la ferì sulla fronte.

Per la prima partita di qual giorno, un’amichevole, il Venezia fu battuto dal Genoa per 7-0.

Da allora la storia dello stadio, tra alti e bassi, vide un progressivo aumento della capienza fino al 1961, quando fu portata a 25.000 posti per il ritorno in serie A, nel 1966 contro il Milan si furono almeno 26.000 presenze.

Il primo ampliamento del complesso veneziano era avvenuto in piena epoca fascista, quando la struttura divenne uno stadio vero e proprio, con 10.000 posti nel 1927 e 22.000 nel 1939.

Intanto nel 1931 l’impianto fu intitolato a Pierluigi Penzo, che non era un ex calciatore, ma un aviatore, come quello di Mestre fu intitolato al re degli aviatori, Francesco Baracca.

Col tempo la capienza dello stadio diminuì, al punto che scomparve la pista d’atletica e nel 1985 l’agibilità scese a 2500 posti.

L’ultimo intervento allo stadio fu nell’estate del 1991, dopo la promozione in serie B, grazie alla Fiat Engeenering, capienza di 16.500 posti, e fu inaugurato per l’ennesima volta contro la Reggiana, dove il Venezia perse per 1-3.

Dopo il Duemila furono tolti dei posti per aggirare le nuove normative, si scese prima a 9950 posti, per arrivare poi agli attuali 7450.