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Ci sono ben 50 mila tulipani in fiore sul lungolago del paese fiorito più bello d’Italia a Bardolino, sul Lago di Garda, grazie al progetto Tulipanomania, avviato da qualche anno in collaborazione con il Parco Giardino Sigurtà e il suo proprietario, Giuseppe Sigurtà.

In riva al lago si possono ammirare decine di varietà di tulipani, da quelle più comuni a quelle più rare, con un’architettura delle tonalità disegnata dallo stesso Sigurtà.

Dopo due anni in cui questa tavolozza di colori era a disposizione solo di pochi, si può finalmente mostrare ancora una volta ai turisti questa meraviglia creata dalla natura, fondamentale anche per la conquista del premio a Bardolino  come Comune Fiorito più Bello d’Italia del 2019.

La concomitanza della Pasqua, che spesso coincide con la fioritura, e l’inizio della stagione turistica sul Lago di Garda ha fatto in modo che la Tulipanomania sia diventata un evento, che richiama sul lungolago migliaia di visitatori .

L’iniziativa ha una valenza turistica, che negli anni ha portato sempre più persone ad interessarsi delle date di fioritura, come dimostrano le richieste sui social e le mail di utenti che chiedono di sapere a che punto è la crescita dei tulipani, che diventano così un altro motivo per venire a Bardolino.

Sono molteplici le varietà che si possono ammirare su tutto il lungolago, da Punta Cornicello a Punta Mirabello e fino a Lungolago Preite, ma anche in quello di Cisano, dall’Holland Queen (giallo-rosso), ai Toyota (rosso-bianco), al Menton (rosa) all’Apricot Parrot (Arancio Bianco) senza dimenticare i Belicia (bianco rosa doppio), il Labrador (rosso fuxia) o il Dordogne (arancio) dal nero (Black Hero), rosa fuxia (Sunset tropical), viola scuro (Negrita), il Banja Luka con fiori gialli screziati di rosso.

La messa a dimora dei bulbi, che avviene tra i mesi di ottobre e dicembre, ha bisogno di una cura e precisione particolare, affidata per anni all’azienda Banterla di Incaffi e dei fratelli Fabrizio e Adriano, quest’ultimo recentemente scomparso.

Tutto questo in un borgo che ha anche molto altro da offrire.

L’origine di Bardolino è assai remota e risale certamente alla civiltà palafitticola Italica, dato che le tracce di un villaggio sono presenti a Cisano e in altri comuni a sud di Bardolino).
Il nome deriva dal longobardo “bardus” cioè “longobardo”, cui si aggiunge il suffisso olus per Bardolus e anche il secondo suffisso di pertinenza, inus, diventando cosi il “Piccolo luogo dei longobardi”.

Numerosi sono i reperti che attestano l’epoca romana, come monete, cippi, lapidi, sculture, alcuni visibili in molte parti del territorio comunale; nonché reperti cimiteriali e molti toponimi locali testimoniano la civilizzazione latina.

Successivamente Bardolino seguì le vicende delle varie invasioni e dominazioni Longobarde, Gote, Visigote, Franche, dove fa risalire la prima apparizione ufficiale del nome di Bardolino, dato che durante la visita al Lago di Garda di re Pipino, spintosi fino a Malcesine, questi avrebbe concesso al Monastero di S. Zeno in Verona la chiesa di San Zenone di Bardolino, con tutte le sue pertinenze.

Tra l’829 e l’856 fu combattuta una battaglia tra gli abitanti del Benaco ed i Veronesi, con il territorio rivierasco del Garda in quel periodo fu un’unica unità amministrativa, con il castello di Bardolino che fu edificato verso la fine del IX secolo, quando il re Berengario autorizzo gli abitanti del Lago a costruire dei fortilizi dì protezione.

Successivamente il Castello fu rifatto ed ingrandito fino all’epoca degli Scaligeri, quando assunse l’aspetto attuale.

Successivamente Bardolino seguì le sorti delle signoria degli Scaligeri, subì il dominio Visconteo e dal 1405 al 1797 quello della Serenissima Repubblica di Venezia, quando fu il centro della dura lotta tra i Visconti e Venezia, per le battaglie navali nel Garda.

Nel 1526 fu saccheggiata dai Lanzichenecchi che catturarono anche numerosi cittadini a scopo di riscatto, poi conobbe un lungo periodo di pace, nel 1798 passò sotto I’ Austria con tutto il territorio della Repubblica Veneta; poi fu parte del Regno d’ltalia Napoleonico e del Regno Lombardo-Veneto, dove divenne il capoluogo di uno dei 13 distretti della provincia di Verona, comprendendo nella proprie circoscrizione tutti i Comuni della riva veronese del Garda, da Malcesine a Lazise, compreso Castelnuovo.

Nel 1848 Bardolino si ribellò alle truppe austriache e nel 1866 entrò a far parte del Regno d’Italia.