La Fiera Del Gin A Milano

Dal 22 al 24 aprile arriva a Milano Gin & Sound, tre giorni dedicati al Gin in tutte le sue declinazioni tra degustazioni, mixology e musica.

In Piazza Città di Lombardia si terrà la prima edizione della fiera dedicata a uno dei distillati più antichi della storia,  ora un vero e proprio liquore di  tendenza  che sta conquistando migliaia di appassionati estimatori.

Gin & Sound è l’occasione per conoscere e scoprire tutte le sfaccettature della bacca del ginepro, con moltissimi  gin da ogni parte del mondo e prodotti con insolite e stravaganti botaniche, dalla profonda foresta amazzonica, agli 50 gin provenienti dalla penisola, spaziando dalle Alpi alle più note località marittime e all’entroterra delle regioni, senza dimenticare ovviamente l’Inghilterra, la patria del gin.

Al Gin & Sound è presente un’area degustazioni con la possibilità di assaggiare oltre 150 varianti del celebre distillato nella sua forma più pura o miscelato con l’abbinamento per eccellenza: l’acqua tonica, oltre a una sezione completamente dedicata al mondo delle acque toniche così da scoprire il connubio perfetto.

Non mancherà un’area cocktail per provare gli abbinamenti più insoliti e originali.

Per apprezzare al meglio le degustazioni, Divin Pasta, il food truck specializzato in pasta fresca spadellata al momento, servirà una selezione di prelibatezze, mentre i DJ Set e la musica dal vivo creeranno la giusta atmosfera di festa.

Gin & Sound offre la possibilità di acquistare direttamente dai produttori presenti il proprio distillato preferito, per portare fra le mura di casa gli aromi e i profumi di questo prodotto.

La storia del gin nasce da un farmacista Olandese, Sylvius Franciscus, medico e professore dell’Università di Leiden, che nel XVII secolo sperimentò un rimedio per i disturbi di stomaco e dei reni usando alcol di grano e bacche di ginepro.

Gli Inglesi all’inizio importarono grandi quantità di gin, però non si limitarono solo a berlo ma contribuirono anche all’evoluzione e allo sviluppo della bevanda che aveva perso le caratteristiche di medicamento per divenire una bevanda alcolica.

Inizialmente per la produzione di gin si utilizzava l’olio delle bacche di ginepro in infusione con l’alcol, e gli inglesi successivamente posero in infusione direttamente le bacche con coriandolo, scorza di arancia e altri vegetali per arrotondarne il profumo ed il sapore.

Il gin divenne rapidamente molto popolare, ma la crescita continua nel consumo subì una battuta d’arresto nel momento in cui venne promulgata una legge, il Gin Act, che limitava le mescite e impose una forte tassa sulla bevanda tanto da ridurne la diffusione a favore di quelle più economiche tra cui il tè.

Questo provvedimento, il cui scopo era di ridurre la produzione ed il consumo del gin, non ottenne i risultati sperati, e favorì invece la fabbricazione clandestina, oltre a daere un impulso alle importazioni dalla Francia e dall’Olanda, in particolare dalla città di Schidam, nome con il quale ancor oggi gli Inglesi identificano il gin Olandese.

Il Gin Act fu abrogato nel 1742 con lo scopo di limitare il contrabbando e la clandestinità, tuttavia il risultato fu un aumento dei consumi.

Attualmente le tecniche di produzione del gin sono due, in Olanda si utilizza il metodo della distillazione di alcol da cereali mescolato a bacche di ginepro ed altre piante aromatiche e in Gran Bretagna la base di partenza è un alcol etilico neutro di qualsiasi tipo, poi si procede all’aromatizzazione con bacche di ginepro, coriandolo,  ed altre erbe aromatiche tra cui semi di anice e finocchio, scorza di limone e di arancio, radice di liquirizia, angelica, giaggiolo, cardamomo, cumino e mandorle.

Il gin viene raramente invecchiato e per questo si utilizzano botti di rovere che gli conferisce un colore leggermente dorato e prende il nome di golden gin.

Oggi il gin rimane un’acquavite largamente consumata nel nord Europa e nel nord America, utilizzato sia come aperitivo, sia liscio come corroborante e componente principale di moltissimi cocktail e long-drink.