GM GEL e1629284919103

Ricordato oggi per il leggendario stadio milanese che porta il suo nome, Giuseppe Meazza era per tutti il Peppin di Milano, uno dei calciatori più amati del primo dopoguerra….

Giuseppe nacque il 23 agosto 1910 a Milano e indossò la  maglia dell’Inter a quattordici anni, dopo aver conquistato l’ambita tessera nerazzurra  a seguito di un provino ben riuscito con le squadre giovanili.

Allora era il 1924 e il piccolo Meazza, dopo che il padre era scomparso durante la prima guerra mondiale, viveva con la madre, che lavorava come venditrice di frutta al mercato di Milano.

Nel 1927 Giuseppe giocò in prima squadra nel torneo Volta di Como, e li Gipo Viani, centromediano dell’Ambrosiana-Inter, nel vederlo disse che “La prima squadra sta diventando la rappresentativa dell’asilo”.

Durante il torneo Meazza segnò due gol e fu decisivo nel far guadagnare la Coppa Volta alla sua squadra.

Nel 1929 il campione milanese disputò il primo campionato di serie A e, con l’Ambrosiana-Inter, giocò 33 partite su 34, vinse lo scudetto 1929/30 e la classifica dei cannonieri, segnando ben 31 gol.

Era il 9 febbraio 1930 quando a Roma Giuseppe fece il suo debutto in Nazionale, segnò 2 gol alla Svizzera e così l’Italia vinse per 4 a 2.

Meazza ebbe la sua consacrazione l’11 maggio di quell’anno, quando a Budapest la squadra azzurra superò la grande Ungheria con per 5 a 0 e tre di quei gol erano proprio di quel ventenne centravanti che divenne da allora uno dei più grandi attaccanti della storia del pallone, noto per essere un autentico fuoriclasse, re  del palleggio e della finta.

Nel 1934 Meazza, battendo nella finale di Roma la Cecoslovacchia per 2 a 1, fu  uno dei campioni del mondo al primo Mondiale disputato in Italia.

Dua anni dopo mantenne alta la sua fama di fuoriclasse vincendo per la seconda volta la classifica dei cannonieri del campionato italiano con 25 gol.

I suoi gol in serie A furono in totale ben 267 e con la maglia azzurra giocò 53 partite, segnando ben 33 gol, un record poi battuto da Gigi Riva.

Meazza terminò la sua carriera nel 1948, a 38 anni, indossando la maglia della sua Inter, poi divenne giornalista e fu allenatore dell’Inter, la Pro Patria ed altre squadre, oltre ad essere responsabile del settore giovanile dell’Inter, ma senza ottenere risultati significativi.

Quando nel 1949 vide il talento di Sandro Mazzola, che aveva perso nella tragedia di Superga il padre Valentino, leggenda del Grande Torino, Giuseppe lo convinse a firmare un contratto con l’Inter, vedendo in lui il suo degno erede.

Giuseppe Meazza morì a Lissone il 21 agosto 1979, poco prima di compiere 69 anni, e a lui venne intitolato, pochi mesi dopo, il grande stadio, allora San Siro, a Milano.