L‘Olympiastadion e la Glockenturm, cioè lo stadio olimpico e il campanile, si trovano nel quartiere di Westend, a Berlino, e furono costruiti per i giochi olimpici del 1936, dove prima sorgeva un ippodromo con una pista di 2400 m, progettato nel 1909 da Otto March.
Il nuovo stadio nazionale venne ideato dai figli di March, Werner e Walter, sotto la supervisione diretta del Ministro degli Interni di Adolf Hitler.
Quel progetto prevedeva la realizzazione di un grande complesso sportivo polifunzionale: un’arena, uno stadio con 110,000 posti a sedere, una vasta area, detta Maifeld, cioè campo di maggio, capace di accogliere fino a 500,000 persone, e una piscina olimpionica.
Il Waldbühne, cioè il teatro della foresta, oggi molto popolare nella bella stagione, venne costruito per ospitare competizioni olimpiche di ginnastica e spettacoli culturali e, ispirato al teatro greco di Epidauro, accoglie fino a 22,000 spettatori.
Completa il complesso il campanile, una torre alta 78 metri, che svetta su un’area sportiva giocata sull’armoniosa relazione tra gli edifici, le sculture e gli elementi naturali, creando uno scenario unico per grandi eventi, come quelli documentati dai filmati di Leni Riefenstahl. .
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la struttura fu riaperta nel 1946, quando le truppe britanniche organizzarono una competizione internazionale per i soldati alleati nella quale gareggiarono otto paesi.
In seguito alla caduta del Muro Berlino si propose come sede per le Olimpiadi del 2004 e nel 1998, dopo che la sua candidatura fu bocciata, decise di avviare una vasta ristrutturazione del sito per farne un moderno complesso sportivo multifunzionale da un progetto firmato dallo studio di architettura Von Gerkan, Marg und Partner.
La ristrutturazione dello stadio, durata per quattro anni, terminò nel 2004 e rappresenta un compromesso tra le esigenze di conservazione di un monumento storico e quella di un moderno complesso sportivo.
Oggi lo stadio dispone di 76,000 posti a sedere e il 9 luglio 2006 ha ospitato la finale dei Mondiali di calcio Italia-Francia, vinta dagli azzurri per 6-4, che ancora oggi detiene il record dell’evento sportivo più diffusamente trasmesso al mondo.
Due anni più tardi la cantante Madonna scelse lo stadio per la tappa berlinese del suo tour, Sticky and Sweet.
Fino al 2 novembre, dalle 9 alle 18, i visitatori possono accedere al campanile, al centro visite e alla mostra del museo storico, dedicata alle olimpiadi del 1909 e del 1936 e ai mondiali di calcio del 2006, allestita al piano terra.
Nella mostra allestita nel campanile ci sono molte interessanti testimonianze degli anni Trenta, come le foto del velocista afro-americano Jesse Owens, le cui quattro medaglie olimpiche fecero vacillare le teorie hitleriane sulla superiorità della razza ariana.
Sono disponibili anche delle audio-guide e visite guidate, che permettono di accedere a parti solitamente chiuse al pubblico, come la zona VIP, agli impianti d’illuminazione, agli schermi giganti e ai 25 punti informazione che documentano la storia del complesso e perfino agli spogliatoi della squadra di calcio di Berlino, l’Hertha BSC.