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La storia del Porto Antico di Genova  racconta ancora oggi le  innovazioni nella costruzione delle navi e nella gestione dei carichi, modificando la linea della costa e delle strutture portuali, con costanti adeguamenti e interventi.

Mandraccio, il riparo ove poter sostare sicuri  secondo un’etimologia di origine probabilmente araba, era per Genova un porto naturale,  dove secondo la storia si insediarono i primi pescatori indigeni.

Protetto dai venti e in posizione strategica il porto di Genova divenne in pochi anni il fulcro dei commerci marittimi con tutto il Mediterraneo, attivo fin dal V secolo a.C. e al centro dei traffici nell’antichità e nel corso del Medioevo.

Il suo primato si accentuò e si consolidò con la nascita del Comune nell’epoca delle crociate e, successivamente, nel Cinquecento, noto come il Secolo dei Genovesi.

Lo sviluppo delle attività portuali crebbe fino al XVI secolo, quando con la scoperta dell’America i traffici vennero deviati sull’Atlantico.

Un nuovo periodo di espansione marittima venne favorito dalla costruzione del nuovo porto tra fine Ottocento e inizio del XX secolo e dai successivi rilevanti ampliamenti nel 1919 e nel 1945.

Nella seconda metà del Novecento i traffici portuali si  spostarono verso il Ponente cittadino e la vecchia area rimase inutilizzata, fino a che la ristrutturazione realizzata in occasione delle celebrazioni colombiane nel 1992 non l’ha ricollegata alla città, restituendole il ruolo centrale e trainante per Genova, di cui il Porto Antico rappresenta oggi a tutti gli effetti il cuore storico.

Da allora l’Area non ha smesso di offrire sempre nuovi motivi di interesse ai visitatori che quotidianamente la vivono, dai genovesi ai turisti sempre più numerosi e sempre più attratti dalla ricchezza dell’offerta culturale del territorio.

Nel quadro complessivo del nuovo waterfront genovese che si va delineando giorno dopo giorno, anche in questo passaggio storico sulla base della visione globale di Renzo Piano e del disegno che ha offerto alla sua città, il Porto Antico di Genova estende le proprie attività e la propria competenza fino al quartiere fieristico genovese, arricchendo le opportunità di creare nuove occasioni di interesse e nuovi motivi per frequentare la città.

Dal 2019 il Porto Antico ha integrato Fiera di Genova S.p.A., la società che a partire dalla fine degli anni Cinquanta ha curato la realizzazione del quartiere espositivo e, dal 1962, gestito le attività, sulla base dell’idea del primo presidente, Giuseppe De André, e del piano urbanistico di Carlo Daneri.

Il quartiere, dotato di marine per l’esposizione in acqua delle imbarcazioni presenti al Salone Nautico Internazionale e di una tensostruttura sul mare, è stato arricchito in tempi più recenti, di uno scenografico padiglione firmato da Atelier Jean Nouvel.

Alla gestione della Fiera di Genova si devono alcune delle manifestazioni più belle, come il Salone Nautico Internazionale ed Euroflora, senza dimenticare una delle più longeve campionarie italiane, Fiera Primavera.

Il Palasport del complesso è stata la sede di concerti dei Beatles e dei Kiss, di Frank Sinatra, Eric Clapton, Vasco Rossi, Ligabue e Jovanotti, manifestazioni sportive come la World League di pallavolo e incontri di pugilato con Nino Benvenuti e Cassius Clay e la tensostruttura ha ospitato, tra gli altri, i concerti di Elton John e di Peter Gabriel.

Oggi il quartiere fieristico è oggetto di una profonda trasformazione secondo il disegno del waterfront di Renzo Piano, mantenendo le sue funzioni tradizionali nel padiglione Blu, nella tensostruttura e nella marina.